Mercato ICT: l’Italia va più lenta di qualunque altro Paese al mondo (-14% nel 2010). Per l’anno in corso è atteso un risultato di +1,3%, ma il ritmo di crescita è così lento che ancora si colloca al di sotto dei livelli internazionali (+1,2% nella UE e +4,9% a livello globale). In positivo Hardware e comparto Smartphone. In peggioramento TLC e Servizi. Sono i primi dati del Rapporto Assinform 2011.
Nello specifico, l’Hardware segna +2,8% contro il -14,8% del 2009. Il Software middleware cresce anche se di poco (+0,6%). Molto bene la vendita di Pc +15,7%, di Tablet (con 428.000 unità) e Smartphone (4 milioni), e anche gli accessi broadband (+6,9%) e il fatturato dei servizi Internet (+7,4%). Risultato dovuto soprattutto ad un gran numero di imprese che hanno avviato un rinnovamento nel proprio parco tecnologico.
Assinform ha inoltre registrato un miglioramento nel clima di fiducia delle imprese del settore IT, con un fatturato in crescita per il 65,2% delle imprese, contro una percentuale del 47,3% di novembre 2010. In crescita anche gli ordinativi (61%, contro il 45,% di novembre) e i budget delle imprese clienti (65,7%-46,4%).
Dunque l’IT italiano sembra risollevarsi lentamente dallo stop subito a causa della crisi economica, ma il ritmo è troppo blando per poter stare al passo con le crescite registrate nel resto del globo. Per poter essere competitivi a livello internazionale è necessario che la classe politica presti più attenzione al problema dell’innovazione tecnologica in Italia.
Il Presidente Assinform Paolo Angelucci ha dichiarato che il ricorso all’IT «continua a rimanere in Italia un fenomeno troppo limitato dimensionalmente e sottovalutato in ambito politico e nei circoli decisionali e, perciò, incapace di funzionare, come avviene nei principali paesi, da leva strategica di crescita e produttività delle imprese, di efficienza e razionalizzazione della spesa pubblica».
Per dare una sferzata all’economia occorre dare un’accelerata a sviluppo e modernizzazione del Paese e in questo è fondamentale il ruolo dell’ICT. Tre gli elementi su cui è necessario puntare secondo Assinform: un quadro normativo che incentivi lo sviluppo e l’utilizzo dell’innovazione per la crescita delle imprese; massimo supporto all’implementazione del Cad (Codice dell’amministrazione digitale); sostegno ai processi di aggregazione e innovazione delle Pmi.
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