La crisi economica ha affondato il settore delle Costruzioni, che ha subito fortemente la contrazione della domanda di mercato e la riduzione degli investimenti. In quattro anni, (2008-2011), l’Edilizia ha perso 29 miliardi di euro di fatturato, con un calo dei posti di lavoro di quasi 300 mila unità.
Sono i dati che emergono dall’analisi di sindacati e imprese edili, che chiedono al Governo una manovra correttiva capace di finanziare edilizia e costruzioni.
La disoccupazione impera: la perdita di posti di lavoro rimarrà un trend costante anche per il prossimo anno. Inoltre, le ore lavorate dagli operai si sono ridotte dell’11,2% nel 2009 e del 9,1% nei primi sei mesi del 2010. Un effetto della cassa integrazione e dell’applicazione della Cig che in qualche modo mitiga apparentemente la crisi del comparto lavoro.
A portare nel baratro le Costruzioni è stato sicuramente il comparto abitazioni di nuova progettazione, che in quattro anni ha perso il 34,2%, con il solo 2010 che ha già registrato -12,4%. Unico risultato positivo, gli investimenti nel recupero abitativo, nel 2010 (+0,5%).
Secondo quanto stimato dall’Ance, dal confronto tra abitazioni messe in cantiere e le nuove famiglie create risulta una potenziale esigenza non soddisfatta di circa 423mila abitazioni.