Le Pmi italiane dell’Hi-Tech devono puntare all’Export per sperare di ottenere buoni risultati nel breve periodo. La domanda dai mercati esteri è molto più sostenuta di quella del mercato domestico: ad agosto le esportazioni sono cresciute su base annua con percentuali a doppia cifra: +25,2% per l’Elettrotecnica e +45,9% per l’Elettronica. Lo rivelano i dati forniti dalla Centrale Studi Economici della Federazione ANIE.
Dati significativi, che superano le performance (+31,9%) medie del manifatturiero nazionale. L’Export in questi settori è cresciuto anche nei primi 8 mesi del 2010: +12,2% per l’Elettrotecnica e +19,1% per l’industria Elettrotecnica, che corrisponde a +14,7% in rapporto all’industria di trasformazione nazionale.
La differenza di risultati ottenuti sul territorio nazionale ed estero sembra dimostrare come le Pmi non si sono arrese di fronte alla debolezza della domanda domestica e alla carenza di un piano di investimenti infrastrutturali nel nostro Paese, ma hanno reagito ampliando il proprio raggio d’azione e guardando ai mercati esteri.
Confindustria ANIE, impegnata nel sostenere le imprese nelle attività di internazionalizzazione e negli investimenti in innovazione, ha sottolineato come proprio queste attività consentiranno alle Pmi di uscire dalla crisi. A questo proprosito, l’ANIE ha realizzato il volume “Le nuove rotte delle PMI” promosso dal Comitato Piccola Industria di Confindustria e presentato in occasione del XII Forum della Piccola Industria.