In Italia sono nate 700 start-up innovative negli ultimi sei mesi: lo dicono i dati del Registro Imprese di Infocamere che, nell’apposita sezione dedicata a queste nuove aziende (startup.registroimprese.it), al 17 marzo 2014 contava quasi 1.800 start-up costituite (1.792 imprese) e 20 incubatori. Dunque, si conferma l’effervescenza di un settore “nato” con il decreto Sviluppo Bis – Decreto Crescita 2.0 (Dl 179/2012) – che ha istituto la formula di start up innovativa su cui sono intervenute successive regolamentazioni con decreti attuativi, incentivi e regolamenti.
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Stato dell’arte
La regione in cui è presente il maggior numero di start up si conferma la Lombardia, con 355 imprese innovative, seguita dall’Emilia Romagna, a quota 202, il Lazio, 187, il Veneto, 152. Fanalino di coda la Val d’Aosta, a quota 6, seguita dalla Calabria, con 9 start up. Per quanto riguarda le città, il capoluogo delle società innovative è Milano, con 236 imprese, seguita da Roma, 167, Torino, 115, e Trento.
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La forma giuridica di gran lunga più rappresentata (96%) è la Srl, mentre le Spa sono 33 e le Cooperative 27. Il settore di business prevalente è l‘ICT (546 imprese), seguito da Ricerca e sviluppo, a quota 312.
Strumenti
Per gli aspiranti imprenditori innovativi, ricordiamo che Infocamere ha predisposto un sito dedicato interamente alle start-up innovative, che contiene oltre a tutti i riferimenti normativi (leggi, requisiti che deve avere una start-up innovativa, agevolazioni fiscali, contratti e regolamento Consob sull’equity crowdfunding), indicazioni di massima su come passare dall’idea alla creazione d’impresa vera e propria, un tutorial per l’iscrizione al registro imprese, guide pratiche sulle start up e sugli incubatori d’impresa.