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Un anno di fallimenti per le PMI nella Relazione del Garante

di Noemi Ricci

Pubblicato 3 Marzo 2014
Aggiornato 26 Novembre 2014 11:19

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Il 2013 si conferma uno dei peggiori anni per le PMI, che perdono oltre 10mila imprese a causa della contrazione del mercato e dei costi, molto maggiori rispetto alle concorrenti europee: la Relazione del Garante per le Micro PMI.

Pronta l’edizione 2014 della Relazione del Garante per le Micro PMI, Giuseppe Tripoli, presentata recentemente al Presidente del Consiglio, come prescritto dalla “Statuto delle Imprese” (L.180/2011). Si tratta di uno dei primi documenti che raggiungono la scrivania del nuovo Ministro dello Sviluppo Economicoe di certo non rappresenta un inizio semplice con il 2013 che si dimostra l’anno nero per le aziende: oltre 10mila fallimenti.

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Fallimenti

Le PMI italiane segnano un nuovo record in negativo, quello dei fallimenti. Il 2013 è infatti stato uno dei peggiori negli ultimi anni in termini di differenza tra iscrizioni e cessazioni, nonché in termini di fallimenti che hanno raggiunto quota 10mila unità. Dal 2008 al 2013 sono state 2.1 milioni le imprese che hanno cessato l’attività, ma nell’ultimo anno il saldo è stato peggiore del periodo di riferimento (+12.681). I settori più colpiti sono l’industria, le costruzioni e i trasporti, indifferentemente dalla forma giuridica (società di capitale, società di persone o altre forme giuridiche).

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Accesso al credito

Tra le maggiori criticità evidenziate nel rapporto ci sono l’accesso al credito, che mette all’angolo le imprese che hanno bisogno di investire, ma anche i costi di energia e trasporti. Questi ultimi sono enormemente maggiori rispetto alle concorrenti europee, con divari di credit crunch che superano i 160 punti percentuali se confrontati con analoghe PMI 160 tedesche o francesi.

Occupazione

Il quadro diventa drammatico se si considera che il 99,9% delle aziende italiane è costituito da micro PMI, che in esse trova impiego l’81% dell’occupazione totale e si produce il 71,3% del valore aggiunto complessivo del Paese. Le PMI, inoltre, esportano il 54% del totale a dispetto della loro piccola dimensione.

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Relazione del Garante

Per questo motivo – afferma Tripoli nella Relazione – in Italia le MicroPmi rappresentano “un vero caposaldo per l’economia del Paese” ed è necessario prendere immediati provvedimenti. La Relazione intende rendere disponibile “uno strumento di lavoro per iniziare ad affrontare con decisione i problemi e le difficoltà che attanagliano il tessuto produttivo italiano” e “contiene un fitto pacchetto di riflessioni e di indicazioni di policy che possono concorrere ad agganciare la ripresa economica. Per maggiori informazioni consulta la Relazione del Garante delle PMI.