L’Antitrust ha avviato un’istruttoria sulla nuova commissione di 10 centesimi, applicata dal 3 gennaio 2014, su bollette, fatture e acquisti commerciali pagate con carta Pagobancomat: l’AGCM teme che possa costituire «un’intesa restrittiva della concorrenza tale da limitare la competizione tra le banche a svantaggio degli esercenti e dei consumatori finali».
La commissione
La commissione è stata introdotta dal Consorzio Bancomat, a cui aderiscono ABI (Associazione Banche Italiane) e altri 594 soggetti fra banche, intermediari finanziari, istituti di pagamento e importanti operatori non bancari nazionali attivi nella fornitura di servizi di pagamento, tra cui Poste.I 10 centesimi di commissione fissa vengono addebitati in tutti i pagamenti con bancomat (tramite servizio Pagobancomat) presso gli esercenti autorizzati, direttamente allo sportello bancario o attraverso i servizi di home banking. Una volta addebitata, la commissione pagata dal consumatore viene versata dall’intermediario (per esempio la banca) all’operatore che ha emesso la carta.
L’istruttoria AGCM
Essendo uniforme, la commissione rappresenta di fatto una soglia di costo minima che, si legge nel comunicato dell’Antitrust, «potrebbe impedire politiche commerciali concorrenziali nell’offerta del servizio nei confronti degli esercenti e dei consumatori finali». Soddisfazione è stata espressa dalle associaizoni dei consumatori. Il Codacons sottolinea che «se si vuole combattere l’evasione incentivando le transazioni elettroniche, andrebbero azzerati per legge tutti i costi connessi, da quelli sull’uso delle carte di credito all’internet banking». L’apertura dell’istruttoria, comunque, non cambia le cose per il consumatore e gli esercenti: la commissione continuerà a essere applicata e l’unica cosa che l’Authority potrà stabilire è se sussistono violazioni della libera concorrenza. Il vedetto è atteso entro il 19 febbraio 2015 (fonte: il provvedimento dell’Antitrust).