L’Istat ha diffuso un’indagine sull’interscambio commerciale dell’Italia con alcuni Paesi dell’Asia orientale. In Giappone e Corea del
Sud, lo scambio commerciale degli ultimi sei anni registra un aumento delle esportazioni e una riduzione delle
importazioni.
Nei confronti del Giappone, infatti, tra il 2000 e 2006 le esportazioni sono aumentate del 3,3%. Le importazioni invece hanno riportato
una diminuzione del 15,1%.
Il deficit dell’Italia nei confronti del Sol levante si è ridotto da 2.083 a 969 milioni di euro. L’incidenza delle esportazioni
italiane, sul complesso delle vendite verso i paesi esterni all’Unione Europea, passa dal 4,3% al 2,3%.
Il rapporto commerciale con la Corea del Sud mostra più vivacità. Verso Seoul, infatti, l’export cresce del 20,8% e l’import del 65,6%.
Aumenta però il passivo, che sale da -419 a -1.515 milioni di euro, con un peggioramento del saldo normalizzato da -0,3% a -25,5%. La quota delle
esportazioni italiane verso la Corea del Sud sul complesso delle vendite verso i paesi extra Ue-27 scende nello stesso periodo dall’1,8% all’1,1%.
Per quanto riguarda il resto dei paesi NIEs, a Hong Kong, Singapore e Taiwan si osserva invece una diminuzione dell’1,7% delle esportazioni italiane, mentre le importazioni crescono leggermente (+0,5%). Il saldo rimane ampiamente attivo, ma si è leggermente ridimensionato: si passa da 3.416 a 3.301 milioni di euro (da +38,5% a +37,6%). L’incidenza delle vendite del nostro paese verso gli altri paesi NIEs sul complesso delle esportazioni verso i paesi extra Ue-27 nel 2006 è risultata del 3,1% (nel 2000 era del 6,1%).
La distribuzione delle vendite italiane per paese di destinazione vede, nel 2006, il Giappone al 16° posto (nel 2000 al 13°), la Corea del Sud al 32° posto (30° nel 2000) e gli altri paesi NIEs al 14° posto (9° nel 2000).