Il relatore del Marco Causi del Pd, ha presentato alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera la relazione sul Decreto IMU, evidenziandone alcune problematiche tra le quali emergono in primo luogo la mancanza di un «ridisegno complessivo della tassazione immobiliare» e di un alleggerimento per la tassazione sugli immobili strumentali. In generale Causi ha definito l’abolizione dell’IMU e la conseguente istituzione della service tax «un dignitoso e onorevole compromesso del Governo». =>Speciale IMU
Incentivare le compravendite
Servirebbero tuttavia degli interventi per incentivare la ripresa delle compravendite immobiliari, che risultano assenti nel Decreto IMU a dispetto di ciò che era stato “promesso” al Senato. Senza considerare poi che da nessuna parte viene «compiutamente dimostrata» la correlazione tra l’abolizione dell’IMU sulla prima casa ed il sostegno della domanda interna.
Service tax
Causi ha poi dichiarato «assolutamente necessario che il Parlamento e il Governo comincino fin da ora a chiarire “quale” imposta comunale sui servizi verrà introdotta al posto dell’IMU sull’abitazione principale: sarà più vicina a una poll tax (il costo dei servizi viene semplicemente diviso pro capite) o avrà una componente legata al valore patrimoniale? Sarà pagata da tutti i residenti? Solo dalle famiglie o anche dalle imprese? Come si intreccerà con l’IMU? E come si intende evitare, o riequilibrare, l’impatto certamente regressivo dovuto al fatto che una parte della nuova imposta sarà a carico delle famiglie non proprietarie della casa di abitazione?».
Affitti
Cruciale poi varare la Riforma del Catasto e correggere la distorsione creata nel passaggio dall’ICI al’IMU sugli immobili sfitti. In tema di affitti, Causi ha sottolineato la positività degli interventi sulla riduzione della cedolare secca per gli affitti a canone concordato. Proseguendo su questa strada, nella definizione della nuova tassa sui servizi comunali, che con tutta probabilità peserà tanto sui proprietari quanto sugli affittuari, bisognerebbe valutare «un aumento delle detrazioni a beneficio degli affittuari ovvero una differenziazione delle aliquote IMU a beneficio dei proprietari, sempre con l’obiettivo di incentivare il canale del canone concordato».
Iter
In ogni caso, prima di procedere con una valutazione e conseguente modificazione del Decreto IMU, le Commissioni dovranno attendere il via libera alla delega fiscale da parte della Commissione Finanze e la nota di variazione al DEF da parte del Ministero dell’Economia, così da avere un quadro complessivo chiaro nel quale agire.