Il Governo rassicura: faremo di tutto per evitare l’aumento IVA, nonostante la cancellazione dell’IMU da prime case e agricoltura, ma il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta rende noto che «non si può evitare di aumentarla per sempre», senza contare che «l’Europa che ci chiede di spostare le tasse dalle persone alle cose» (Confronta con le dichiarazioni di Zanonato: IVA 22% evitabile). Dunque, nel caso in cui si trovino le risorse per evitare l’aumento ad ottobre, l’intervento sarebbe solo rinviato e prima o poi l’aliquota IVA verrà portata al 22%. A subirne le conseguenze saranno ovviamente i consumi e di conseguenza le imprese, oltre che le famiglie. Entro il 15 ottobre, data prevista per la Legge di Stabilità, il Governo dovrà reperire «2 miliardi per la seconda rata dell’IMU e 1 miliardo per l’IVA», sottolinea Baretta, più «un altro miliardo circa per la CIG e per il rifinanziamento delle missioni all’estero, sperando che non si aggiungano altre emergenze». Per Baretta, per risolvere la questione IVA, è cruciale che il Governo faccia chiarezza «anche noi al MEF dobbiamo porre con forza la questione delle priorità, perché non si trova un miliardo e mezzo in 20 minuti». Sul nodo delle risorse per Baretta bisogna «superare da una parte un pezzo di corporativismi che tutti abbiamo dall’altro andare avanti con i tagli e la riorganizzazione complessiva della spesa». Ad esempio «i tagli dell’altro giorno sono semilineari nel senso che non sono a pioggia su tutti ma su alcuni Ministeri, non la scuola, esclusa da qualsiasi taglio». Per fare tutto questo tuttavia «ci vuole una sensibilità collettiva e un salto di qualità, difficile in una condizione di instabilità politica costante». => Leggi le previsioni sull’aumento IVA
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