Il governo Letta dice stop all’abusivismo in Italia e stanzia i primi 10 milioni di euro per demolire gli immobili fuori legge, ovvero realizzati in assenza o in totale difformità del permesso di costruire in aree ad alto rischio idrogeologico. Si tratta di un disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, con il quale il Governo intende dare un aiuto ai Comuni maggiormente in pericolo, per arginare il fenomeno della costruzione di immobili abusivi (=>i dati sull’abusivismo edilizio). Lo stanziamento andrà ad alimentare un Fondo rotativo che sarà messo a disposizione dei Comuni localizzati in zone caratterizzate da condizioni di particolare fragilità del territorio, che richiedono quindi urgenti interventi di messa in sicurezza, per i quali si rende necessaria la demolizione degli immobili abusivi.
Quella dell’abusivismo è una pratica consolidata e ampiamente diffusa in Italia, considerando che secondo le rilevazioni del Cresme nel nostro Paese esistono 258mila opere edilizie abusive tra nuove edificazioni e ampliamenti di rilevante entità, realizzate tra il 2003 e il 2011. Molti di questi abusi sono stati accertati, ma gli immobili non sono demoliti nonostante le ordinanze emesse dai Comuni principalmente per problemi di risorse eonomiche. La legge prevede infatti che sia il Comune a doversi accollare le spese di demolizione, per poi rivalersi sul soggetto inadempiente, ma spesso gli Enti locali non hanno a loro disposizione tali risorse. Il Fondo di 10 milioni di euro messi a disposizione per il 2013 dei Comuni che ne facciano richiesta sarebbe un primo passo in questa direzione. Perché l’iniziativa diventi definitiva è però necessario che il Parlamento approvi il provvedimento (=>leggi anche i dati sui condoni edilizi 2013).
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