Il vertice di maggioranza tenutosi a Palazzo Chigi si è concluso con la conferma degli impegni presi in materia di IMU, IVA, Esodati, ammortizzatori sociali e pagamento dei debiti della PA: la riunione della Cabina di Regia non è uscita nessuna novità particolare, rimandando tutto a fine agosto.
- Riforma IMU: entro fine agosto soluzioni strutturali per la prima casa, (abitazioni di lusso escluse), dando seguito alla sospensione della prima rata decisa dal Dl 54/2013, la cui legge di conversione è stata approvata in via definitiva al Senato (leggi di più).
In cosa consistano queste «soluzioni strutturali per il superamento dell’IMU sulla prima casa» non è dato ancora sapere: le posizioni oscillano fra abolizione dell’imposta sull’abitazione principale (Pdl) e rimodulazione (Pd e Scelta Civica) attraverso franchigie o ulteriori detrazioni (leggi in dettaglio).
- Aumento IVA al 22%: si conferma la possibilità di rinvio fino a dicembre 2013 invece che fino a ottobre, come stabilito dal Dl 76/2013 (vedi i ricari fiscali per compensare). Per la proroga di tre mesi rispetto alla scadenza iniziale del prino luglio è stato stanziato un miliardo, ne serve un altro per rinviare a fine anno (qui i calcoli sulle coperture).
- Pagamento debiti PA: impegno a imptrimere, entro il 31 agosto, nuova accelerazione ai tempi di saldo fatture pregresse, che la legge 64/2013 prevede nel biennio 2013-2014 con il rimborso di 40 miliardi (vai allo Speciale sui debiti PA).
- Altri provvedimenti economici «in materia di ammortizzatori sociali e questione esodati».
Il tutto, «sarà finalizzato a definire strategie che saranno contenute nella Legge di Stabilità 2014», punto di sintesi dei programmi economici del governo.
Al vertice di maggioranza, introdotto dal premier Enrico Letta, hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, i ministri dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, dei Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, degli Affari Regionali e Autonomie, Graziano Delrio, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi.