Arriva il via libera dei governi rispetto alla riforma degli appalti pubblici nella UE, dopo l’accordo di compromesso raggiunto e siglato durante il mese di giugno tra Parlamento, Consiglio e Commissione europee. Nello specifico l’accordo è stato approvato dal Coreper, ovvero il Comitato dei rappresentanti permanenti o Coreper, che è composto da un gruppo di ambasciatori degli Stati membri presso l’Unione Europea ed è responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio dell’Unione Europea. L’accordo di riforma, che rappresenta una base per la normativa in questo contesto, costituisce una delle 12 priorità del “Single Market Act” varato nel 2011, ed introduce una serie di misure con forte impatto sulle PMI.
Appalti e PMI
Tra le novità, spicca la semplificazione burocratica, ed un miglioramento degli aspetti di trasparenza e di accesso delle PMI agli appalti. Per quest’ultimo aspetto di evidenza, ad esempio, la richiesta di suddivisione dei lavori in lotti più piccoli. Per quanto riguarda invece la semplificazione, viene promosso ad esempio l’utilizzo dell’appalto elettronico e vengono ridotti gli obblighi di documentazione per le PMI, grazie all’introduzione di un documento standard (vai alle nuove regole per appalti e certificati online). In tutto sono tre le direttive volte a regolamentare i diversi settori in materia di appalti, due delle quali sostituiscono le attuali direttive sugli appalti pubblici nei settori ordinari (direttiva 2004/18/CE) e nei settori speciali (direttiva 2004/17/CE). L’altra invece riguarda il settore delle concessioni andando a colmare le attuali lacune normative.