L’Edilizia è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica. A fronte del persistere di questa drammatica situazione l’ANCE ha lanciato un nuovo appello all’Esecutivo: servono più investimenti e meno burocrazia per le PMI edili, a dispetto di ante altre priorità individuate nell’azione di Governo.
Di fatto, per riavviare i motori dell’economia è necessario prestare ascolto agli appelli delle imprese, non ultimo quello lanciato durante la nuova “giornata della Collera – Le Vessazioni”, che si è tenuta a Milano su iniziativa di Assimpredil-ANCE e numerose associazioni della filiera.
«Un nuovo importante appello da parte delle imprese di costruzione a fare in fretta per evitare la deindustrializzazione di un settore che è fondamentale per la ripresa», ha sottolineato il Presidente dell’ANCE Paolo Buzzetti.
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«Le nostre rilevazioni presentate lo scorso giugno nell’ambito dell’Osservatorio congiunturale danno il segno di un settore ormai allo stremo, con una disoccupazione record che sta toccando quota 700mila unità in meno dall’inizio della crisi».
Pertanto, aggiunge Buzzetti «come andiamo ripetendo da mesi serve un Piano Marshall dell’edilizia che coniughi soluzioni tecniche a fondi pubblici necessari per ridare lavoro alle imprese».
Per concludere poi nell’edilizia le imprese sono affossate, più che in tutti gli altri setttore, dall’annoso problema del ritardo nei pagamenti dalla PA.
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Per sbloccare la situazione e permettere alle imprese di avviare la ripresa è necessario «pagare tutto e tutte le imprese che vantano da anni debiti ingenti con la Pubblica Amministrazione. Una battaglia di civiltà quella dei pagamenti della PA che noi per primi dell’ANCE abbiamo ingaggiato e che finalmente ora sta dando i primi frutti. Anche se, come mostreremo giovedì 11 luglio nel corso della nostra Assemblea annuale, i nuovi dati a nostra disposizione mostrano una situazione attuale tutt’altro che rosea», ha concluso Buzetti.