Il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, si è impegnato nei confronti delle PMI italiane per l’avvio di misure che favoriscano l’internazionalizzazione, aumentando i fondi e rendendo più efficiente l’Istituto del Commercio Estero (ICE).
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ICE più efficiente
«È indubbio – ha dichiarato il ministro intervenendo all’Assemblea nazionale di Coldiretti – che una struttura produttiva molecolare come quella agricola italiana ha bisogno di supporto pubblico per rafforzare l’export, a cominciare da ruolo che svolge l’ICE, il quale dovrà divenire più efficiente».
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Fondi per l’internazionalizzazione
L’impegno ad aumentare i fondi a supporto dell’internazionalizzazione, ha spiegato Zanonato, sono finalizzati a far sì che «l’agricoltura si proietti internazionalmente a mercati lontani, serve uno sforzo di tutti per potenziare strumenti come le forme nuove di aggregazone: grande positività affinché le PMI accedano ai mercati esteri la vedo, ad esempio, nello strumento del contratto di rete».
Mercati emergenti ad alto potenziale
E i mercati emergenti ad alto potenziale per lo sviluppo del Made in Italy sono stati individuati dalla ricerca ICE-Prometeia presentata a Roma in occasione del XII forum promosso dal Comitato Leonardo, dal titolo “La nuova geografia del Made in Italy, oltre il lusso e oltre i Brics”.
Sarebbero ben 25 i mercati ad alto potenziale per le imprese italiane e più in particolare:
- Medio Oriente (Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar), Cile, Messico e Malesia per i beni di consumo italiani;
- Asia (Indonesia e Malesia) e America Latina (Messico, Colombia e Perù) per l’export di beni di investimento;
- Indonesia, Pakistan, Thailandia e Vietnam per le imprese italiane del settore infrastrutture.
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«È una bussola a disposizione delle imprese. Mentre la nostra economia arretra la domanda estera ha dato ossigeno al nostro sistema imprenditoriale. Dobbiamo capire come raggiungere questi nuovi mercati», ha commentato la presidente, Luisa Todini.
Si tratta ovviamente di mercati lontani, difficili da raggiungere per le PMI italiane, e sull’onda di questa consapevolezza Zanonato ha assicurato un maggiore supporto pubblico.