Dopo il Decreto Fare (consulta le novità), è in arrivo un Disegno di legge Semplificazioni, con ulteriori snellimenti rispetto a quelli già decisi: tutor d’impresa, ricorso più agevole ai fondi europei, nuovo taglio di norme obsolete.
In parallelo, pare in dirittura d’arrivo anche un Decreto Legge contenente l’atteso Pacchetto del Governo con le modifiche alla Riforma del Lavoro (leggi le novità attese).
L’Agenda dell’Esecutivo Letta è densa: non si esclude che entrambe le norme vengano liquidate entro fine settimana in due diversi CdM, per arrivare con le norme in tasca al vertice di Bruxelles del 28 giugno (leggi qui).
Ddl Semplificazioni
Tutor per imprese: nuova figura professionale presso i SUAP (sportelli unici per le attività produttive), per sbrigare il più velocemente le pratiche fornendo indicazioni e assistenza operativa su norme di riferimento e adempimenti.
Lavoratrici in gravidanza: sarà il medico a inviare il certificato con la data presunta del parto all’INPS, per via telematica, come già succede tutti gli altri certificati medici.
Privacy: l’imprenditore è persona giuridica per i dati concernenti l’esercizio dell’attività di impresa, possibili definizioni agevolate delle eventuali violazioni.
Taglio leggi: Delega al Governo per emettere, entro 24 mesi, DL che taglino le norme obsolete (non applicate), oltre che per armonizzare le norme su istruzione, università e ricerca, arrivando a un testo unico.
Fondi Europei: le PA dovranno dare precedenza ai progetti destinatari di fondi UE, per evitare la dispersione di questi finanziamenti, che oggi l’Italia spreca spessp per inerzia burocratica.
DL Lavoro
Ecco le ipotesi allo studio:
Assunzioni agevolate: sgravio anche contributiva, per almeno due anni, per le imprese che assumono giovani.
Contratti a termine: accorciare le pause obbligatorie fra contratti (es.: 20 e 30 giorni); prolungare la durata del primo contratto stipulato senza causalone; ridurre o sospendere il contributo aggiuntivo ASPI a carico delle aziende.
Apprendistato: nuove misure che lo incentivino, magari sostituendo la quota minima di apprendisti con contributi diretti alle imprese.
Giovani: creare 100mila posti di lavoro per giovani sotto i 25 anni con soluzioni di vario genere, comprese quelle sopr descritte, il programma europeo Youth Guarantee (garanzia di occupazione entro 4 mesi dalla fine degli studi), la riforma dei centri per l’impiego, la “staffetta generazionale”.