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Partite IVA in Italia: le società di capitali funzionano

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 12 Giugno 2013
Aggiornato 16:02

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I dati dell'Osservatorio delle partite IVA in Italia che rivelano il successo delle società di capitali.

Rimane costante il trend relativo all’apertura di nuove partite IVA in Italia: ad aprile sono state 46.934 le nuove aperture, pari a +0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: lo rivela l’Osservatorio del Dipartimento delle Finanze.

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A puntare sul lavoro autonomo sono le persone fisiche (75,4%), in prevalenza uomini (63%) con 35 anni di età (circa il 50%; il 33% ha tra i 36 e i 50 anni), anche se sono in aumento le nuove attività con titolari over 50.

Le società di capitali (leggi di più), che rappresentano il 17,3% del totale, sono quelle che registrano l’aumento più importante: +17,5%, influenzato anche dalle agevolazioni concesse a chi costituisce una nuova società a responsabilità limitata (Srl). Calano invece le altre forme giuridiche, come le società di persone (-12%).

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Più intraprendente il Nord, con il 42,4% delle aperture di partite IVA, a seguire il Sud e le isole con il 34,4% e quindi il centro Italia con il 23%.

A livello settoriale a farla da padrone è il Commercio, dove si concentra il 23% del totale delle aperture di partite IVA, al secondo posto le attività professionali (14,1%), a seguire agricoltura e edilizia.

Gli aumenti maggiori si registrano nelle attività finanziarie/assicurative (+80%), a seguire alloggi e ristorazione (+9,5%) e settore immobiliare (+8%). In calo invece le attività edilizie (-13,1%) ed i trasporti (-10,4%).

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