Grandi aspettative per il secondo Forum Economico del Mediterraneo che partirà tra due giorni a Roma. L’evento che si svolgerà presso la Confindustria il 25 e 26 febbraio, si propone di rafforzare le relazioni economiche dell’Italia con i Paesi del Mediterraneo e di rilanciare l’export italiano.
Negli ultimi 10 anni sono maturate grandi potenzialità di sviluppo: con l’Europa centro-orientale, l’Italia è tra i mercati più dinamici per Export e investimenti.
Le imprese italiane avranno quindi la possibilità di approfondire le opportunità di collaborazione industriale. In particolare, secondo la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, saranno soprattutto le Pmi a dover cogliere tale opportunità.
Per le Pmi, i mercati dei paesi del bacino mediterraneo sono interessanti perchè giovani, dinamici e vicini: «un bacino dal potenziale crescente, dove progressivo sviluppo dei consumi, investimenti infrastrutturali e privatizzazioni sono destinati a offrire straordinarie opportunità, soprattutto alle nostre Pmi».
Per il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, si tratta di un’occasione di rilancio per l’Italia e, ancor di più, per il Sud grazie al suo ruolo strategico negli scambi economici del bacino del Mediterraneo.
Concorde anche il presidente ABI, Corrado Faissola, per il quale il Mediterraneo è un punto di riferimento strategico, anche per il settore bancario italiano. Un mercato da sfruttare soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica, « istituzioni, banche e imprese devono continuare a lavorare per rafforzare il ruolo dell’Italia rilanciando investimenti, scambi e partnership in questa zona dove i gruppi bancari italiani sono già fortemente impegnati».
Per il Sindaco di Roma Gianni Alemanno il Forum rappresenta una fonte di scambio e accrescimento reciproco che conferma ai livelli più alti il ruolo internazionale della Capitale. Opinione condivisa dal Presidente UIR Aurelio Regina, che ribadisce l’obiettivo di rafforzare il ruolo strategico della Capitale e delle sue imprese nelle relazioni economiche con la sponda Sud del Mediterraneo.
Per il presidente di Ice, Umberto Vattani, il Forum rapprensenta l’occasione per fare un bilancio del lavoro svolto dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero in questi anni, per Adolfo Urso –
Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero – è un prezioso momento di riflessione sulle strategie per rafforzare gli investimenti bilaterali e la partnership imprenditoriale.
Ricordiamo che il Forum è stato organizzato da Confindustria, Abi, Ice con il sostegno dei ministeri dello Sviluppo Economico e degli Esteri e il contributo dell’Unione industriali Roma e vedrà la partecipazione di circa 600 imprese, delle quali 200 provenienti da 13 paesi stranieri.