Per rispettare il pareggio di bilancio l’Italia dovrà pianificare una nuova manovra correttiva: diversamente non riuscirà a rispettare gli obiettivi che si è posta nel quadro della strategia europea 2020.
E’ quanto emerge a margine del DEF, appena approvato dal Governo.
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Nella prefazione al Documento di Economia e Finanza, il presidente del Consiglio Mario Monti ha sottolineato la lontananza rispetto agli obiettivi europei, “soprattutto per quanto riguarda l’occupazione, il sostegno alla ricerca e lo sviluppo e la riduzione della povertà”.
Manovre 2015-2017
Indipendentemente dalla scelte dei futuri governi su tasse da lacrime e sangue come l’IMU, si dovranno mettere in campo misure significative, “tenendo ferma la barra delle riforme”, precisa Monti.
- Se i prossimi governi decidono di non confermare l’IMU, i conti statali dovranno compensare con manovre da almeno 15 miliardi nel 2015, 20 miliardi nel 2016 e 25 miliardi nel 2017.
- In caso di conferma dell’attuale imposta IMU, si dovrà comunque ricorrere a una correzione pari a 3,3 miliardi nel 2015, 6,9 nel 2016 e 10,7 nel 2017.
Pareggio di bilancio
Quel che serve è “una strategia che combini il rientro sostenibile dal debito eccessivo a riforme per rimuovere le barriere strutturali e stimolare la produttività e per riavviare gli investimenti pubblici produttivi”.
Ad ogni modo “l’Italia non contagia nessuno” – replica poi il premier nei confronti del commissario UE agli Affari economici e monetari europei, Olli Rehn, che ieri aveva ipotizzato una crisi Europea a causa del nostro paese.
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“Sono sicuro” , conclude Monti, “che l’Italia proseguirà sulla strada della disciplina del bilancio e delle riforme strutturali”.