Tratto dallo speciale:

Partite IVA: il 2013 comincia in calo

di Francesca Vinciarelli

13 Marzo 2013 12:25

logo PMI+ logo PMI+
Nel 2013 diminuiscono le nuove Partite IVA: la crisi scoraggia gli aspiranti imprenditori, risparmiando i giovani che possono godere del nuovo regime dei minimi.

La crisi economica scoraggia investimenti e aspiranti imprenditori: dopo un 2012 foriero di speranze, i dati di gennaio 2013 sulle nuove aperture di  Partita IVA rivelano sfiducia e difficoltà, con solo 85.087 nuove attività (-4,8% rispetto alla stessa rilevazione del 2012).

=>Confronta con i dati sulle Partite IVA nel 2012

Sono i dati emersi dall’Osservatorio MEF sulle Partite IVA (Dipartimento delle Finanze), che monitora le attività mese per mese suddividendole per natura giuridica, ripartizione territoriale, settore produttivo e dati demografici.

Delle nuove Partite IVA, anche per questo inizio d’anno sono state le persone fisiche a contribuire maggiormente (78,9%), seguite dalle società di capitali (13,4%).

I più fiduciosi restano i giovani fino a 35 anni (49,4%), in maggioranza uomini (62,8%) e con preferenza per il regime fiscale di vantaggio riservato ai contribuenti di piccole dimensioni introdotto dal Dl 98/2011 (nuovo regime dei minimi) con aliquota dell’imposta sostitutiva al 5%.

=>Il Regime dei Minimi dopo la Riforma 2012

A livello territoriale si distinguono invece le regioni del Nord (45%), seguite da Sud e Isole (32,3%) con in coda il Centro (22,5%).

I comparti più appetibili rimangono quello del commercio (21% delle aperture totali) e le attività professionali (20%), con buone performance anche per quanto riguarda il settore della ristorazione (+18,3%) e dell’istruzione (+10,4%).

=>Partite IVA  nel commercio e nelle attività professionali

Forte calo, invece, per Edilizia e Professioni regolamentate (-18,2% e -14,5%).

___________________

* Immagine Shutterstock