PMI: Giornata di Mobilitazione Nazionale

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 22 Gennaio 2013
Aggiornato 17:55

logo PMI+ logo PMI+
Rete imprese Italia indice una giornata di mobilitazione nazionale per riportare l'attenzione della politica sulle imprese: i dati 2012 e le previsioni 2013 su consumi, redditi, pressione fiscale e mortalità delle imprese.

Si terrà il prossimo 28 gennaio 2013 la Giornata di mobilitazione di R.ETE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), annunciata in conferenza stampa dal Presidente Sangalli.

=> Leggi gli effetti della crisi sulle PMI

L’obiettivo è di accendere i riflettori sulle difficoltà delle imprese – tali da portare alla chiusura di 100mila aziende – e sulle loro ragioni a fronte degli ultimi dati, che fanno presagire un peggioramento della crisi per il tessuto imprenditoriale italiano.

Consumi

Le rilevazioni di R.ETE. Imprese Italia evidenziano un crollo nei consumi che non si toccava da 15 anni: nel 2012 sono continuati a scendere del -4,4% (-7,7% tra il 2007 ed il 2012). E nel 2013 il calo proseguirà passando da una spesa pro capite di 15.920 euro a 15.695 euro (-1,4%).

Reddito

Un effetto della crisi è la flessione del reddito medio, che nel 2013 si prevede scenda a 16.955 euro contro i 17.337 euro del 2012 ed i 19.515 euro del 2007 (ovvero prima chi iniziasse la crisi economica).

=> Leggi gli ultimi dati su PIL, salari e fiducia imprese

In sostanza il reddito degli italiani torna ai livelli del 1986, 27 anni fa, quando ancora c’era la lira.

Tasse

Cresce invece il carico fiscale sulle imprese, che nel 2013 raggiungerà quota 56% (a fronte di 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno), contro il 55,2% del 2012.

Questo Governo, secondo Sangalli, si è mosso bene per mettere in sicurezza i conti pubblici e recuperare fiducia e credibilità a livello internazionale, ma lo ha fatto a spese delle aziende.

=> Leggi perché per Fornero la crisi è colpa degli imprenditori

La giornata di mobilitazione nazionale del 28 gennaio servirà a chiedere «al prossimo Governo, qualunque esso sia, di rimettere al centro le istanze delle imprese. Il messaggio alla politica e alla prossima legislatura partirà chiaro e forte da tutta Italia: ripartire dalle imprese legate al territorio cioè da quel tessuto produttivo che nonostante tutto non si rassegna e non vuole tirare i remi in barca», ha concluso il presidente.