Dopo due settimane di trattative e discussioni si è chiusa con una netta spaccatura tra le parti la Conferenza Mondiale sulle TLC Internazionali (WCIT) organizzata a Dubai dall’ITU per innovare il regolamento internazionale ONU sull’ICT.
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Le nuove International Telecommunication Regulations (ITRs), ovvero le regole che governano il sistema globale dell’ICT, non sono infatti state firmate da ben 55 Paesi: sui cambiamenti previsti pesa l’opposizione di USA, Canada e Gran Bretagna.
Contestata è la possibilità di concedere ai governi il diritto di accesso ai servizi internazionali TLC e la possibilità di bloccare lo spam attivando una sorta di filtro Internet.
L’ambasciatore USA Terry Kramer ha motivato la scelta spiegando che «Internet ha regalato al mondo un inimmaginabile beneficio economico e sociale nell’arco degli ultimi 24 anni, senza regolamentazione ONU». Come spiegato anche dal segretario generale ITU, Hamadoun Toure, il trattato non avrebbe nulla a che fare con Internet e non dovrebbe contenere nessuna norma che lo riguardano.
Oltre agli ITRs, il WCIT ha anche votato e approvato la risoluzione numero 5 sull’interconnessione del traffico IP, voluta da diversi Stati membri per implementare accordi commerciali tra operatori TLC e Ott.
Il nuovo trattato entrerà in vigore, se rettificato, a gennaio 2015. La spaccatura potrebbe però portare a problemi giuridici tra i paesi che hanno firmato e quelli che non l’hanno fatto, i quali potranno comunque farlo in seguito.