Il decreto Spending review è legge, approvato con voto di fiducia alla Camera (403 voti sì, 86 no e 17 astenuti), il testo è lo stesso approvato dal Senato la scorsa settimana.
Di certo quello del decreto Spending review non è stato un iter semplice, si è trattato di un «sì sofferto» secondo Lucia Codurelli del Pd e anche dell’«ultimo se non si cambia registro, ci sono troppe cose contenute nel decreto che, non vanno. Dai tagli lineari ai Comuni, alla sanità, alla scuola, per non dire la questione ancora irrisolta degli esodati».
Secondo Antonio Di Pietro, Idv, «Monti sta distruggendo l’economia e lo stato sociale in nome della quadratura dei conti».
Ad appoggiare il decreto il Pdl e Udc, che afferma: «spendere meglio per spendere meno, é il motto dell’Udc, di questo governo, di questa maggioranza. Non é giusto che la crisi sia pagata da una sola parte degli italiani come é stato fatto finora».
Quelle sulla Spending review e sul decreto Sviluppo sono state praticamente le ultime azioni del Parlamento prima della pausa estiva. Ancora una volta il governo Monti ha approvato una legge ricorrendo alla fiducia, quella della Spending review è stata la 34esima.