È Giuseppe Tripoli il “Garante per le micro piccole e medie imprese”, la figura prevista dallo Statuto delle imprese per tutelare gli interessi delle PMI e valorizzarne il ruolo nel tessuto produttivo italiano, favorendone al contempo il rapporto con le istituzioni e sensibilizzandole verso le istanze e le problematiche tipiche delle imprese di dimensioni minori, come l’accesso al credito, il sostegno alla competitività e allo sviluppo.
Il Capo Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del Ministero, Giuseppe Tripoli, era già eletto un anno fa “Mister PMI”, una figura voluta dal vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, come portavoce delle istanze delle PMI nell’UE.
E ora a proporre la nomina di Tripoli da parte del Presidente del Consiglio Mario Monti è stato il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
Lo Statuto delle imprese è diventato legge a fine 2011, con l’approvazione unanime del Parlamento, e si pone lo scopo di valorizzare il ruolo centrale delle PMI nel nostro Paese, costituito per la quasi totalità da realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni, recependo le direttive UE contenute nello Small Business Act.
Allo stesso modo l’attuazione dello Statuto delle imprese prevedeva la nomina del Garante delle PMI in parallelo alla figura comunitaria dello “SME Envoy”, attribuendovi specifiche competenze e poteri.
Più in particolare, si legge nella nota del MiSE, Tripoli viene chiamato a vigilare «sui processi di semplificazione, analizzando in via preventiva la regolamentazione sulle micro piccole e medie imprese, monitorando le leggi regionali e segnalando al Parlamento e al Governo le iniziative che possono determinare oneri rilevanti per le imprese. Elabora e formula proposte, da sottoporre al Governo, per favorire lo sviluppo delle PMI, coordinando la rete dei Mister PMI nominati dalle Regioni».
Il Garante delle PMI dovrà inoltre aggiornare annualmente il Presidente del Consiglio sull’attività svolta, «con una analisi e valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche sulle imprese minori individuando le misure da attuare per favorirne la competitività».
Il passo successivo previsto dalla legge è l’istituzione nelle prossime settimane del “tavolo permanente delle associazioni di rappresentanza delle PMI” che svolgerà un compito di consultazione e confronto sulle politiche per le PMI con il Garante.
Il MiSE sottolinea che «è la prima volta che nel sistema pubblico italiano viene previsto un organismo specificatamente dedicato a raccogliere e tutelare le esigenze delle PMI anche in sede europea».