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European Enterprise Promotion Awards 2012

di Francesca Vinciarelli

14 Marzo 2012 08:50

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UE al via il premio European Enterprise Promotion Awards per la promozione dei finanziamenti alle imprese, soprattutto volti a favorire l'internazionalizzazione, ma anche spirito imprenditoriale; abilità; miglioramento del contesto; diffusione dell’imprenditorialità.

Focus sulle imprese che si espandono e puntano a nuovi mercati nell’edizione 2012 dell’European Enterprise Promotion Awards, il premio che la Commissione UE riserva alla promozione delle imprese e dell’imprenditorialità.

Ad essere premiati sono organismi pubblici e partenariati pubblico-privati che mettono in campo finanziamenti volti alla promozione delle imprese. Particolare attenzione verrà posta sui progetti che puntano all’internazionalizzazione delle Pmi.

L’obiettivo è continuare a sensibilizzare le autorità pubbliche nel sostenere le Pmi, consapevoli del fatto che queste contribuiscono alla crescita dell’Europa e generano l’85% di tutti i nuovi posti di lavoro nell’UE.

Il concorso prevede due fasi: una prima selezione a livello nazionale attraverso la quale ogni Paese dovrà fornire entro il 16 luglio 2012 due nominativi che parteciperanno al concorso a livello europeo.

Nel corso dell’assemblea 2012 delle Pmi, che si terrà a Cipro a novembre, una giuria di esperti premierà l’iniziativa realizzata dalle autorità pubbliche che avrà ottenuto il maggiore impatto per la crescita delle Pmi e dell’economica europea in generale.

In generale sono previste cinque diverse categorie:

  1. promozione dello spirito imprenditoriale;
  2. investimenti in abilità;
  3. miglioramento del contesto imprenditoriale;
  4. promozione dell’internazionalizzazione;
  5. diffusione dell’imprenditorialità responsabile e inclusiva.

I premi Impresa europea, sottolinea il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Industria e l’imprenditoria Antonio Tajani, ogni anno «danno rilievo alle iniziative più efficaci registrate in tutta Europa che abbiano dato risultati positivi sia per l’impresa che per le collettività. Dobbiamo moltiplicare questi esempi concreti di success story e rendere l’Europa maggiormente orientata sulle imprese e più favorevole allo spirito imprenditoriale. Ciò è essenziale per la creazione di posti di lavoro e la ripresa dell’economia europea».