Non si sono ancora spente le polemiche sulle liberalizzazioni e sulle riforme fulcro del decreto Cresci Italia è stata presentata una pioggia di emendamenti. Mentre piovono le richieste di modifica alle norme per la categoria dei trasporti (taxi), farmacie e gas, scompare quella che impone anche alla Chiesa il pagamento dell’ICI (o IMU).
Il testo del decreto liberalizzazioni è atteso per mercoledì in aula e il presidente del Consiglio Mario Monti ha già messo le mani avanti, annunciando che: «alcune modifiche non verranno accolte». Un clima che lascia presagire un nuovo probabile voto di fiducia in Senato. Ma vediamo le principali modifiche che si prospettano all’orizzonte.
Tribunale delle imprese
Non sembrano esserci fondi per concretizzare due proposte che interessano da vicino le aziende: il Tribunale delle imprese (le cui sedi vorrebbero essere aumentate d 12 a 20).
S.r.l. semplificate
A rischio anche le S.r.l. semplificate per i giovani fino 35, dal costo di un solo euro, per le quali non sembrano esserci i fondi. In ogni caso potrebbe essere ripristinato il passaggio formale, anche se gratuito, davanti al notaio.
Professionisti
Dalla Commissione Industria del Senato potrebbe arrivare l’addio agli onorari fissi, in favore dei preventivi obbligatori. Multe salate inoltre per le imprese e i professionisti che inseriscano clausole vessatorie nei contratti a danno dei consumatori, violando le disposizioni dell’Antitrust.
Banche
Per quanto riguarda le banche, o meglio i mutui, via libera agli istituti di credito che decidono di vincolare la concessione di prestiti alla sottoscrizione di una polizza vita, purché questa venga scelta dal cliente tra quelle presenti sul mercato e non necessariamente quella presentata dalla banca.
Le banche invece non potranno più obbligare ad aprire un controcorrente i clienti che sottoscriveranno un mutuo presso l’istituto.
Class Action
Saranno estesi i casi in cui è possibile proporre class action, non solo per la tutela dei diritti comuni, ma anche dei semplici interessi.
Un emendamento accolto favorevolmente dall’Unione Nazionale Consumatori che per voce del segretario generale dell’associazione Massimiliano Dona fa sapere che: «sull’azione di classe siamo favorevoli alla decisione di escluderla dalla competenza del Tribunale delle Imprese augurandoci che sia così più facile l’accesso dei cittadini a questo importante strumento di tutela giuridica».
Trasporti
Nel settore dei trasporti le modifiche di maggiore rilievo riguardano la categoria dei taxi: a decidere se mettere al bando nuove licenze saranno i sindaci delle città, Comuni e Regioni nell’ambito delle loro competenze. L’Autorità dei Trasporti sarà chiamata ad esprimere il proprio parere, obbligatorio ma non vincolante, su servizi, tariffe ed esigenze. Per i trasporti sono stati stanziati cinque milioni di euro, gestiti dall’Autorità che potrà anche erogare sanzioni amministrative, con le quali potrà finanziare progetti a vantaggio dei consumatori.
Rete Gas
Ancora incerti i tempi per la separazione tra Eni e Snam sono ancora incerti, così come non è certo se si arriverà o meno ad uno scorporo totale. L’obiettivo è di aumentare la concorrenza in questo settore, a vantaggio di consumatori e imprese.
Farmacie
Modifiche anche sul fronte delle farmacie, previsto un abbassamento del quorum per l’apertura di nuovi esercizi (previste circa 5 mila nuove farmacie). Il Pdl chiede che invece di una nuova farmacia ogni 3 mila abitanti si porti a 3.800 abitanti, al contrario Federfarma chiede che la cifra venga portata a 2.200 abitanti.
Assicurazioni
Cancellata la norma che toglieva il 30% del risarcimento ottenuto in caso di sinistro a chi si fosse rivolto ad una officina diversa da quella convenzionata. «Abbiamo apprezzato l’esclusione della norma che imponeva una decurtazione del 30% sul risarcimento al consumatore che intenda far riparare l’auto dal proprio carrozziere di fiducia. Bene anche la conferma degli sconti sui premi assicurativi previsti per chi installerà la scatola nera sulla propria autovettura, nella prospettiva di contrastare le frodi e aumentare la sicurezza di chi guida, anche se sarebbe auspicabile chiarire la portata di questo sconto».
Giro di vite poi sui tentativi di raggiro delle assicurazioni, per essere risarciti i danni di lievi entità dovranno essere certificati da esami medici obiettivi. Il rischio in caso di truffa è la condanna a cinque anni di galera. L’obiettivo è di ridurre le truffe per abbassare i costi delle assicurazioni.