Le difficoltà delle imprese nell’accesso al credito, il ritardo nella ricezione dei pagamenti dalla Pubblica Amministrazione, nonché il perdurare della crisi economica che rende problematica la produttività: questi i temi affrontati nel corso del convegno Sosteniamo le nostre imprese: nuove misure per l’accesso al credito, organizzato nella Capitale dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Anspc, Unioncamere e la Camera di Commercio di Milano.
Rilancio e tutela delle Pmi
Scopo primario del convegno è stato il lancio di un appello congiunto sottoscritto dagli enti organizzatori e finalizzato a difendere e rilanciare le imprese italiane, attraverso la richiesta al governo di avviare misure volte a limitare la penalizzazione delle Pmi nell’accesso al credito bancario, come ha affermato Giancarlo Cremonesi, Presidente della Cciaa di Roma.
«Consapevoli della gravità della situazione, chiediamo di rivisitare l’accordo di Basilea 3 e di consentire alle piccole e medie imprese di compensare, mediante l’annullamento degli obblighi fiscali, i crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione, ovvero di ottenerne il rimborso sotto forma di titoli di Stato.»
Esaustivo anche l’intervento del presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, che ha messo in evidenza l’urgenza di adottare strumenti che consentano alle imprese di potenziare la competitività.
«Le piccole e medie imprese, in questa fase congiunturale, hanno bisogno di rimanere competitive, avendo a disposizione un credito senza il quale diventa difficile poter coniugare anche la crescita. È un credito che ci risulta stia diventando sempre più difficile da reperire.»