Dopo il via libera del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) agli interventi programmati nei settori ritenuti prioritari per lo sviluppo del Paese – rilancio dei piani per Edilizia, rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione, investimenti nel Mezzogiorno, realizzazione di nuove infrastrutture – si intravedono nuove opportunità di lavoro per le imprese edili italiane profondamente in crisi.
Piano nazionale di edilizia
Il Piano per l’Edilizia prevede investimenti per nuove costruzioni nell’ambito dell’edilizia abitativa sociale e scolastica. L’idea è quella di inserire la programmazione dei nuovi interventi negli accordi tra Stato e Regioni, con particolare attenzione al Centro e al Sud d’Italia (soprattutto Calabria, Abruzzo e Lazio).
Gli interventi per la riqualificazione di residenze sono pari a 212 milioni di euro, che però si sommano agli investimenti già stabiliti da precedenti accordi siglati con altre regioni: in questo modo si arriva ad un investimento pubblico-privato di quasi 3 miliardi di euro (300 milioni solo per il 2012).
Per il Piano nazionale di Edilizia scolastica sono stati sbloccati 556 milioni di euro.
I fondi CIPE riservano 1,2 miliardi per nuovi atenei e residenze per gli studenti, ma è interessante notare che gli stanziamenti riguardano anche strutture per incubatori di imprese.
Sempre al settore dell’Edilizia sono stati destinati ulteriori 100 milioni di ero per l’edificazione di nuove strutture costruite con tecnologie all’avanguardia in termini di efficientamento e consumo energetico.
Per le opere infrastrutturali ritenute indifferibili, infine, il Parlamento ha stanziato 2.800 milioni di euro.
Si tratta di edifici scolastici da mettere in sicurezza, interventi per il dissesto idrogeologico, interventi a favore di imprese e carceri e così via.
Fondo Sviluppo e Coesione
Il Cipe ha poi disposto la riallocazione dei tagli stabiliti dal governo Berlusconi per un totale di 10,5 miliardi di euro, approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione.
Infrastrutture
Altri 3,9 miliardi di euro sono destinati all’aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-2011. E altri 679,7 milioni di euro sono stati stanziati per fondi volti al contrasto del rischio idrogeologico: 352 milioni messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni attraverso i Programmi attuativi interregionali.
Per il contrasto alle calamità naturali verranno attuati 518 interventi identificati tra il 2010 e il 2011, relativi alle Regioni Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Al Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo sono stati riservati il 39 milioni di euro; per la compensazione dei territori con centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare 15 milioni di euro.