Fa discutere la riforma delle pensioni, ancor prima che il Governo Monti abbia reso noti ufficialmente i provvedimenti. Il programma del presidente del Consiglio e del Ministro Forneto hanno allarmato la Cgil e Cisl, che ritengono “intoccabile” il limite dei 40 anni di contributi per le pensioni di anzianità. Dall’altra parte c’è Confindustria, che mette avanti a tutto il bene del Paese.
Pensioni di anzianità
Tra le ipotesi sulla riforma delle pensioni è stato messo in discussione il limite dei 40 anni di contributi, che ad oggi permette ai lavoratori di andare in pensione indipendentemente dall’età. Per il segretario della Cgil «il governo deve sapere che 40 è un numero magico e intoccabile» visto che si arriva già oggi oltre i 41 anni, con la finestra mobile. Ma per Emma Marcegaglia, numero uno di Confindustria, invece quello dei «40 anni non è un numero invalicabile. Questo non è il momento di porre veti, qui bisogna salvare il Paese».
Un sistema pensionistico equo
Per Susanna Camusso, « il sistema pensionistico deve essere uguale per tutti. Le Camere devono ragionare su questo nel momento in cui chiedono e chiederanno sacrifici al Paese».
Per il segretario Confederale Cgil Vera Lamonica «il ventilato blocco dell’adeguamento all’inflazione delle pensioni in essere è esattamente il contrario dell’equità perché colpisce le fasce più deboli, già impoverite dalla caduta del potere d’acquisto di salari e pensioni, e non in grado di reggere ulteriori colpi».
No ai tagli delle pensioni
«Le pensioni le pagano già i lavoratori, durante gli anni in cui lavorano, quindi perché toccarle? Bisogna toccare quelli che hanno tre, quattro o cinque pensioni, o pensioni stratosferiche» è l’opinione del leader Idv Antonio Di Pietro, il quale ritiene troppo semplice «tagliare così senza distinzioni».
Servono invece interventi sulla crescita e misure eque, sottolinea Lamonica, invece di puntare ancora una volta solo a “fare cassa” con le pensione senza dare risposte effettive.
Riforma delle pensioni
La Cgil invita il Governo Monti ad un confronto con le parti sociali sulla questione delle pensioni e in relazione alla strada che sta percorrendo per riformare il sistema previdenziale italiano.
Nessun commento sulla riforma delle pensioni da parte del leader della Uil, Luigi Angeletti e di Pier Luigi Bersani, poiché si tratta solo di indiscrezioni. Il leader del Pd ci tiene però a precisare che il giudizio sulla riforma sarà basato «sul tasso di equità: chi ha di più deve dare di più».