La recessione ha messo in difficoltà quasi tutti i settori di mercato ICT, compresi alcuni settori finora dimostratisi più solidi in periodi di crisi economica.
Tra questi, anche il mercato Mobile e dei telefoni cellulari : fino a questo momento, si era riusciti a contrastare il calo della domanda contrastandola con offerte più mirate. Ma non è bastato.
Secondo Nokia – numero uno tra i produttori di device mobili, ma in calo vendite del 27% e utili del 90% nel primo trimestre 2009 – non si è ancora toccato il fondo: il direttore finanziario Rick Simonsonal ha cercato di minimizzare dichiarando di credere nei segnali di stabilizzazione della domanda, mentre l’AD Olli-Pekka Kallasvuo ha dichiarato che, nonostante la crisi, non si possa dire di essere in “caduta libera”.
Sarà. Di fatto, però, i dati incoraggianti del 2008 sull’incremento delle vendite dei telefoni cellulari e del numero di abbonamenti agli operatori telefonici, dovranno presto fronteggiare quelli del 2009: il trend positivo è stato infatti smentito dalle attuali analisi previsionali.
In termini di sottoscrizioni dei contratti, ad esempio, l’anno corrente registra una caduta di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2008. Lo scorso anno addirittura veniva riportata un crescita del 19,3%, più che dimezzata nel 2009 (8,9%) e prevedibilmenter ancor più critica nel 2010 (6,3%).
Anche la vendita di prodotti mobili ha subito un drastico crollo se confrontata con quella del recente passato, con un calo del 20,5%. In questo caso gli esperti stimano che, per osservare un nuovo recupero del volume di vendita, si dovrà attendere almeno l’anno 2011 e solo se l’intero mercato mondiale riuscirà ad essere trainato dallo sviluppo di aree geografiche emergenti come Medio Oriente, Asiatico e Africa.