Anche Gartner conferma l’allarme generale degli analisti: il mercato PC è in stallo. La crisi ha colpito il settore congelando investimenti e acquisti, con un conseguente crollo della domanda di computer: in tutto si stimano 257 milioni di unità vendute a fine anno, ossia -11,9% rispetto allo scorso anno.
Male i desktop, meglio i portatili e ancor più fortunati i netbook, boom del 2008 e ormai segmento “Eldorado” per i produttori vecchi e nuovi, tutti orientati a seguire la corrente.
Per ora l’allarme rosso si registra in Europa e America del Nord (-13%), ossia nei mercati più maturi, senza neppure lasciare a quelli emergenti il compito di risollevare le sorti – o meglio contenere i danni – della situazione (-10,4%).
Secondo Gartner, nel vecchio e nuovo continente si teme un blocco totale delle vendite, con un impasse che riguarderà circa l’80% dei terminali che sarebbero stati destinati a rimpiazzare i vecchi pc: &Laquo;l’impatto della riduzione dei terminali in sostituzione delle vecchie macchine sarà più drammatico nei mercati maturi, dove i rimpiazzi riguardano l’80% delle abituali distribuzioni», sottolinea infatti George Shiffler, direttore della ricerca presso Gartner.
Sempre in base alle stime, i desktop crolleranno (-31,9%) assestandosi a quota 101,4 milioni. Di contro, i portatili registreranno un’impennata di +9%: saranno 155,6 milioni le unità vendute. Ben 20,56 milioni saranno invece i netbook distribuiti, che scaleranno il mercato assicurandosi un solido 8%.
In attesa della diffusione di massa de modelli di seconda generazione, e ancora più forti rispetto ai modelli ibridi (notebook in quanto a prezzo e prestazioni, netbook per dimensioni dello schermo), sono ancora gli ultra-portatili con hard disk da 160 GB e display da 9 pollici quelli destinati a a dominare, forti di un sistema oeprativo ancora molto amato (Windows XP) e di un prezzo competitivo, che in genere si aggira sui 400 euro.