Ieri a Brescia si è tenuta l’Assemblea annuale della Piccola Industria. Un appuntamento dal titolo emblematico: “Cosa chiedono le Piccole e Medie imprese al nuovo Governo?”.
Obiettivo dell’incontro – evento “locale” che ha simboleggiato il comune sentire delle realtà imprenditoriali dislocate su tutto il territorio – dare il via a un confronto costruttivo tra imprenditori, rappresentanti di categoria e istituzioni.
Il fine ultimo? Individuare nuove strade da battere per rivitalizzare il tessuto imprenditoriale, fortemente improntato all’innovazione.
Da quanto emerso, la Piccola Industria ritiene ancora mantenere vivo il dialogo con il Governo per presentare le istanze – tradizionali e nuove – relative ai problemi che le Pmi italiane incontrano quotidianamente.
Una situazione che presenta ancora i suoi lati d’ombra, secondo il Sistema Confindustriale, nonostante gli ampi sforzi profusi.
Chiaro il messaggio emerso dal dibattito: la piccola impresa lamenta ancora poco spazio operativo e per questo motivo ha espresso virtualmente al nuovo Governo la necessità di una chiara presa di posizione, per abbattere gli ostacoli esistenti che affliggono le piccole e medie imprese e che ne compromettono la competitività.