Dopo la Germania, l’Italia è il secondo Paese dell’Unione Europea ad aver avviato la fase di pre-notifica del proprio sistema di identità digitale SPID, ma è il primo che propone un Sistema Pubblico guidato da privati. Dunque, un esempio eccellente di collaborazione tra settore pubblico e privato. Si tratta di un importante passo verso un’Europa digitalmente integrata, in attuazione del Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).
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SPID: identità digitale europea
Terminato il processo di peer reviewing, la notifica del nostro Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) sarà ufficializzata a livello europeo e, ultimato il confronto tecnico con gli altri Stati Membri, la Commissione UE pubblicherà lo schema nella Gazzetta Ufficiale Europea, per consentire l’adeguamento da parte di tutti gli Stati e la completa interoperabilità dei sistemi di identità digitale.
In questo modo, SPID diventerà a tutti gli effetti una identità digitale europea:
- cittadini e imprese italiane dotati di credenziali SPID potranno accedere con la propria identità digitale a tutti i servizi digitali delle Pubbliche Amministrazioni e imprese private degli Stati membri dell’Unione Europea;
- cittadini e imprese residenti in altri Stati europei avranno libero accesso a servizi online erogati da Pubblica Amministrazione e aziende italiane.
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eIDAS
Ricordiamo che il nuovo Regolamento eIDAS rappresenta uno dei tasselli principali per lo sviluppo del mercato unico digitale poiché introduce un unico standard digitale di riferimento per l’intera Europa. Le imprese avranno una propria firma elettronica qualificata direttamente riferibile all’azienda e non a una persona fisica (il legale rappresentante), con un preciso valore giuridico ed equiparata in tutto e per tutto alla firma autografa, con conseguenti semplificazioni per la sottoscrizione, la conservazione e la gestione dei contratti tra imprese italiane ed europee.
L’iniziativa è stata ufficializzata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) l’’11 dicembre scorso, nel corso dell’ottavo Cooperation Network Meeting, presso la DG Connect della Commissione Europea. Precedentemente. il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, aveva ufficialmente avviato i lavori con una lettera al vicepresidente della Commissione Europea, Andrus Ansip.