Si trova nei pressi della Mole Antonelliana di Torino e si chiama Ullalà il primo negozio italiano in cui si può pagare con i bitcoin, la criptovaluta che negli ultimi tempi sta se suscitando grande interesse.
Il titolare del negozio italiano che per primo offre ai clienti la possibilità di pagare con i bitcoin l’acquisto oggetti Made in Italy per la casa, di cartoleria e addobbi natalizi, fornisce un primo interessante feedback sui bitcoin: ad usarli sono soprattutto uomini con un background informatico.
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E ad avere un passato informatico è anche il titolare del negozio, Roberto Malanca, consigliere dei Cinquestelle in Comune, che ha appeso all’entrata del proprio negozio il cartello “Bitcoin accepted here”. Un’iniziativa avviata tre anni fa quando non si pensava che un singolo bitcoin potesse arrivare a valere 15 mila euro. Oggi, rivela Malanca, il numero dei clienti che lo usano è in crescita costante:
“Ci siamo agganciati ad un circuito che ci consente di accettare questo tipo di valuta, convertirla in euro al valore corrente e soddisfare le normative fiscali. Sono più gli uomini che le donne a usare i bitcoin. – racconta Malanca – Spesso sono persone che hanno un background informatico, che lavorano in banche o istituzioni finanziarie e che hanno un livello di cultura tecnica medio elevato. Sono persone sopra i 30 anni, ma anche più giovani, generalmente maschi”.
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Presto Ullalà potrebbe diventare anche il primo negozio italiano ad accettare altre criptovalute:
“Il bitcoin in questo ultimo periodo ha alzato tantissimo il proprio valore e quindi anche le commissioni hanno un valore elevato. Stiamo guardando ad altri tipi di valuta, come Ethereum, che ha una capitalizzazione maggiore e un numero di clienti maggiore”.