Tratto dallo speciale:

Industria 4.0, Italia impreparata

di Noemi Ricci

7 Settembre 2017 11:00

logo PMI+ logo PMI+
L'Italia rischia di perdere il treno di Industria 4.0, per i troppi gap tecnologici e competitivi, pur rimanendo un'eccellenza nel manifatturiero: Report I-Com e classifica UE.

L’industria 4.0 appare ancora come un miraggio per le imprese italiane, che non si dimostrano all’altezza delle colleghe europee. Secondo il report del think tank Istituto per la competitività I-Com l’Italia risulta solo al 18esimo posto della speciale classifica dei Paesi UE relativa al grado di preparazione alla digitalizzazione del sistema industriale.

=> Vai allo speciale su Industria 4.0

La classifica è stata stilata da I-Com sulla base di 13 variabili, alcune riferite nello specifico alla manifattura, altre più generali e relative al livello raggiunto nel Paese:

  • diffusione di software Erp,
  • utilizzo di tecnologie e chip Rfid,
  • acquisto di servizi cloud,
  • uso del software Crm,
  • integrazione dei processi di business tra produttore/fornitore/cliente (software Scm),
  • analisi dei big data,
  • copertura in banda ultralarga,
  • copertura della telefonia 4G,
  • percentuale di specialisti ICT sul totale degli occupati,
  • percentuale di addetti all’analisi dei dati,
  • imprese che fanno formazione per l’ICT,
  • percentuale di laureati Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica),
  • imprese con una strategia di sicurezza ICT.

=> Industria 4.0: l’ostacolo è culturale

Nonostante questo, la manifattura italiana si difende ancora bene con i suoi primati dell’Export e alle sue eccellenze consolidate, come la produzione di robot e macchine utensili.

Ad essere troppo basso è però il livello di diffusione delle connessioni veloci e il gap di competenze nel settore ICT, fattori che ci fanno guadagnare un punteggio di soli 77,8 punti.

Preparazione Industria 4.0 UE

In cima alla lista la Finlandia con 100, tra i Paesi europei la media è di circa 79 punti.