Previdenza complementare al riparo dalle crisi bancarie e fuori dal perimetro del bail-in, chi ha investito risparmi nei fondi pensione può dunque stare tranquillo, le somme sono tutelate anche in caso di salvataggio interno. Lo prevede prevede un correttivo nell’ambito della legge di conversione della manovra bis:
«sulle somme di denaro e sugli strumenti finanziari della forma pensionistica complementare depositate a qualsiasi titolo presso un depositario non sono ammesse azioni di azioni dei creditori del depositario, del sub-depositario, o nell’interesse degli stessi».
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La norma è stata approvata in commissione ed è quindi, con ogni probabilità, destinata ad essere definitiva, visto che sul testo è previsto il voto di fiducia sia alla Camera sia nel successivo passaggio in Senato.
E se Assofondipensione esprime soddisfazione per la tutela del risparmio previdenziale («che è e deve rimanere inviolabile»), Assoprevidenza chiede l’esclusione dal bail-in anche da casse sanitarie e fondazioni bancarie.
La manovra bis contiene anche via libera alla cartolarizzazione di tutti i crediti deteriorati, compresi quelli “incagliati”, per cui nell’ambito di piani di riequilibrio economico e finanziario o analoghi accordi di risanamento, le società di cartolarizzazione possono acquisire o sottoscrivere azioni, quote e altri titoli e strumenti partecipativi derivanti dalla conversione di parte dei crediti del cedente e concedere finanziamenti al fine di migliorare le prospettive di recupero dei crediti oggetto di cessione e di favorire il ritorno in bonis del debitore ceduto.