Italiani sempre più conquistati dall’e-Commerce, confermando l’importanza per le aziende di investire per essere presenti in Rete con il proprio brand. Il 60,9% della popolazione italiana online ha effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 3 mesi, per un totale di 18,8 milioni di e-Shopper, mentre 12,8 milioni hanno acquistato online almeno una volta al mese. Si tratta di persone sotto i 44 anni nel 55% dei casi, uomini nel 53%.
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Gli e-Shopper abituali, quelli che acquistano almeno una volta al mese online, danno vita al 90% del valore degli acquisti online degli Italiani. Il tasso di riacquisto è così saliti al 62,5% guidati dalla soddisfazione vissuta nelle esperienze precedenti, ovvero meno di 4 acquisti online su 10 corrispondono a una prima esperienza presso un merchant mai utilizzato in precedenza.
I prodotti più acquistati dagli Italiani online: viaggi e turismo, elettronica, servizi assicurativi, abbigliamento e accessori. Il 55,6% del valore degli acquisti online rilevati a febbraio 2016 è generato da prodotti e il 44,4% da servizi di beni digitali. Nell’ultimo anno sono cresciuti notevolmente gli acquisti di prodotti alimentari, calzature, cosmetici e prodotti di salute e benessere.
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Una peculiarità tutta italiana è l’approccio sempre più multicanale degli e-Shopper, con un’incidenza del 21% degli ordini effettuati da dispositivo mobile sul totale degli acquisti online, di questi circa la metà avviene su un sito web e l’altra metà via app.
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, sottolinea:
«Nello spazio di 5 anni siamo passati da 9 milioni di acquirenti online a oltre 18 milioni. Un raddoppio della domanda che deve far riflettere a fondo le imprese. Entrando nei numeri presentati oggi, rileviamo che nel primo trimestre di quest’anno la percentuale degli acquisti originati da dispositivo mobile è stata del 21%, di cui circa la metà su un sito web e l’altra metà via app, sottolineando la crescente ascesa della cosiddetta app-economy.Circa 4 milioni di consumatori italiani, infatti, hanno fatto un acquisto tramite app; di questi, 3 milioni hanno acquistato da smartphone e 1 milione attraverso il tablet.
Inoltre, vale la pena sottolineare che se con l’eCommerce i negozi sono andati online, quello che stiamo vivendo in questo momento è un ulteriore salto evolutivo del settore, con l’ingresso del digitale all’interno del punto vendita fisico.
L’acquirente digitale potrebbe voler essere riconosciuto quando entra in un negozio, avere uno scaffale virtuale con i prodotti di proprio interesse, individuati sulla base degli acquisti precedenti, sapere come i propri contatti social li recensiscono, godere di promozioni personalizzate, essere invitato a navigare nel negozio da strumenti di micro-localizzazione e pagare con un clic.
La soddisfazione rispetto all’esperienza di acquisto online si mantiene estremamente elevata, con uno scoring di 8,7 registrato ad inizio 2016 (su una scala da 1 a 10).Emerge poi un elemento interessante a livello di pagamenti: l’eCommerce sembra contribuire alla diffusione dei sistemi digitali di pagamento. Ne è un esempio la diminuzione dell’utilizzo della modalità di pagamento alla consegna (9,7% VS 12-13% registrato nel 2014).
Un altro elemento su cui porre l’attenzione riguarda l’andamento della notorietà spontanea dei merchant degli acquisti online: stiamo assistendo a una concentrazione delle citazioni riservate ai top 20 brand menzionati spontaneamente sia dagli acquirenti che dai non acquirenti online; temi come la fidelizzazione e il brand engagement diventano perciò importanti per un mercato che, almeno a livello di consumatori, sembra stia maturando sempre più».
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