Meno tasse, meno evasione in Italia: Report OCSE

di Barbara Weisz

Pubblicato 29 Febbraio 2016
Aggiornato 9 Dicembre 2021 09:35

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L'Italia torna a crescere ma il sistema fiscale resta un punto critico: troppe tasse ed evasione secondo il report OCSE "Going for growth".

L’Italia è tornata a crescere e migliora il mercato del lavoro, ma deve affrontare una disoccupazione ancora molto elevata, abbassare le tasse, in genere migliorare l’efficienza del sistema fiscale e combattere l’evasione: sono le conclusioni sul nostro Paese del rapporto OCSEGoing for growth“, che registra  ancheuna frenata nel processo di riforma a livello internazionale negli anni dal 2013 al 2015.

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Per quanto riguarda in particolare l’Italia, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo rileva come dopo la crisi, l’economia del paesi mostri una “ripresa della produzione e un miglioramento del mercato del lavoro”. Detto questo, deve fare ulteriori passi avanti sul fronte del sistema fiscale, “riducendo le distorsioni e gli incentivi ad evadere, riducendo gli elevati tassi nominali di imposizioni e abolendo diverse spese fiscali”. In sostanza, combattere l’evasione e abbassare le tasse.

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Altra questione prioritaria da affrontare, la disoccupazione, che «resta molto alta, in particolare per i giovani e per i disoccupati da lungo tempo, cosa che mina la crescita nel lungo termine e l’inclusività attraverso l’erosione e l’allocazione errata di capacità nonché tramite una ridotta mobilità sociale». La richiesta è di «mobilitare una vasta gamma di politiche per migliorare le opportunità di lavoro per i disoccupati e facilitare il loro ritorno sul mercato del lavoro».

In materia di lavoro vengono evidenziate le seguenti criticità: necessità di «riequilibrare la protezione dal posto di lavoro al reddito del lavoratore riducendo la dualità del mercato del lavoro con assunzioni e licenziamenti più flessibili e procedure legali più prevedibili e meno costose», un processo intrapreso con il Jobs Act, «una rete di sicurezza sociale più estesa e lo sviluppo di politiche del lavoro attive», concentrando sforzi particolari sui disoccupati di lungo termine. L’OCSE si esprime anche per un miglioramento dell‘istruzione e della formazione professionale, con l’obiettivo di migliorare sia le possibilità di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro sia l’aggiornamento delle competenze di chi perde l’occupazione.

Per le imprese, sarebbero utili un sistema della concorrenza con meno barriere, il funzionamento dei tribunali civili, le procedura fallimentari più efficienti.