I costi della burocrazia per le PMI

di Barbara Weisz

4 Novembre 2015 10:14

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Le PMI italiane pagano cara la burocrazia, con costi fra i più alti d'Europa: nel report Rete Imprese Italia, le semplificazioni necessarie e quelle attuate dal Governo ma mal riuscite.

La burocrazia costa alle PMI italiane 30 miliardi l’anno, il 2% del PIL: rendendo l’apparato statale più efficiente attraverso un’opera di semplificazioni, le imprese risparmierebbero il 25% di questa cifra, vale a dire 7 miliardi e mezzo di euro. Sono i numeri del rapporto presentato da Rete Imprese Italia sugli “Scenari di crescita in presenza di una semplificazione amministrativa“. Un altro dato lo fornisce il presidente dell’associazione di PMI, Carlo Sangalli, rilevando che:

«nel confronto internazionale, il numero di ore necessarie per assolvere gli adempimenti fiscali per le nostre imprese è di gran lunga superiore a quello degli altri paesi».

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Il calcolo: in Italia ogni anno le imprese impiegano per la burocrazia 269 ore, ovvero 34 giornate di un lavoratore a tempo pieno, il 52% in più della media dei Paesi Ocse pari a 22 giornate. Le due aree su cui dovrebbero concentrarsi maggiormente le semplificazioni sono Lavoro e Fisco. Nella percezione delle imprese, gli oneri della burocrazia invece di diminuire aumentano: il 60% delle PMI lamenta l’eccessivo tempo dedicato alla burocrazia, cresciuto del 35% dal 2007 al 2013, anno in cui si registra il picco negativo, con costi aggiuntivi di consulenze esterne del 15%.

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Se venissero attuate semplificazioni efficaci, nel giro di quattro anni si produrrebbe un aumento del rapporto fra investimenti e PIL di 0,4 punti, mentre scenderebbe dello 0,5% la disoccupazione. Il PIL aumenterebbe di un punto. La metà di questi effetti, sarebbe di natura permanente, traducendosi in uno strutturale aumento di competitività italiana.

L’indagine misura anche il livello di (non) gradimento delle imprese delle diverse misure di semplificazione attuate dal Governo: voto 5.1 per apertura di srl; 4.3 per avvio impresa; 4 per SCIA (segnalazione certificata inizio attività); 3.9 per Autorizzazione unica ambientale PMI; 3.7 per abolizione tariffe ordini professionali.

Fra le semplificazioni ritenute più urgenti: modello F24, sistema Intrastat (procedure per controllo fiscale internazionale), dichiarazione dei sostituti d’imposta, normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, adempimenti fiscali per le PMI.