Potrebbe arrivare la Cina la ricetta vincente per l’export della moda Made in Italy, si tratta di una proposta innovativa a rischio finanziario zero e con piena assistenza logistica presentata a Milano durante l’incontro del Gruppo cinese IFF con la stampa e le aziende italiane. In questo momento la domanda cinese di fashion e abbigliamento italiano, da sempre garanzia di qualità, è molto alta ed in crescita (si prevede un raddoppio nei prossimi 10 anni) non solo con riferimento alle grandi marche ma anche a quelle di fascia medio alta.
=> Export Made in Italy: nuovi segnali di ripresa
Solo con riferimento ai primi mesi del 2015 l’export della moda donna italiana ha fatto segnare un incremento del +30,4% verso la Cina e del +30,8% verso Hong Kong. Questo anche grazie ai tagli dei dazi cinesi scesi dal 14/23% al 7/10% (dati ISTAT). Linda Tong, CEO, del Gruppo cinese IFF, ha spiegato alla stampa:
«Stiamo cercando marchi con collezioni e stili innovativi prodotti di fascia medio alta ma ad un prezzo accessibile, capaci di interpretare i gusti e le esigenze di una nuova classe emergente di consumatori cinesi. Nei prossimi 10 anni questa fascia è destinata a passare da 300 a 600 milioni di consumatori, con la possibilità di comprare prodotti fashion di grande qualità al giusto prezzo».
=> Export: voucher da 10mila euro per le PMI
Per questo il Gruppo IFF sta procedendo alla selezione di 200 marchi italiani dell’abbigliamento e della moda, proponendo la seguente formula innovativa:
- nessun investimento da parte delle aziende italiane;
- canali distributivi consolidati;
- apertura di negozi monomarca a costo zero;
- ordini minimi di acquisto di 500mila euro all’anno;
- politiche di costante incremento dei volumi di ordine negli anni successivi;
- monitoraggio online delle vendite in tempo reale;
- registrazione del marchio in Cina a carico di IFF.
La proposta del Gruppo IFF si rivolge alle aziende italiane con i seguenti requisiti:
- non ancora presenti in Cina o senza contratti distributivi in essere;
- presenti in Cina, ma non soddisfatte dei propri partner commerciali;
- disposte a stipulare contratti di fornitura della durata di 5 anni;
- disposte a concedere l’esclusiva commerciale per tutto il territorio cinese.
I primi ordini sono previsti a partire da febbraio 2016 per la stagione autunno/inverno 2016/2017. Da parte sua il Gruppo IFF porterà in esposizione i prodotti della moda italiana in 8 nuovi Fashion Center dislocati nelle più note strade commerciali delle città di Shanghai, Shenzhen, Changsha, Hangzhou, Beijing, Wuhan, Shengyang e Xiamen, per un totale di 300 distributori cinesi selezionati da IFF. I prodotti italiani verranno venduti sia al dettaglio che all’ingrosso, allo stesso modo di come avviene comunemente in Cina. In più i centri di IFF funzioneranno anche come centrali di acquisto online, per mezzo di una piattaforma di e-commerce. Considerando che quello cinese non è certo un mercato facile, tra i vantaggi della proposta c’è il fatto che l’operazione è diretta da IFF, Gruppo con un’esperienza trentennale nel campo dell’abbigliamento ed una conoscenza approfondita della domanda dei consumatori cinesi nel settore fashion. Una seconda fase del progetto prevede infine investimenti in tutto il territorio della Repubblica Popolare Cinese.
Per maggiori informazioni vai al sito IFF.