Pronto e disponibile online il servizio per l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità (art. 6, comma 1, del Decreto legge citato 91/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116) contro il sommerso volta a promuovere la regolarità delle imprese agricole, certificandone l’attività. A darne comunicazione insieme all’apertura della procedura online per l’invio telematico della domanda di iscrizione è l’INPS in una nota stampa.
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Domanda
Attraverso il servizio è possibile verificare lo stato della domanda:
- trasmessa;
- presa in carico;
- accolta;
- accolta con riserva;
- respinta.
Si può inoltre confermare o modificare l’indirizzo PEC dell’utente.
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Le domande saranno esaminate dalla Cabina di regia della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, presieduta dall’INPS e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell’Economia e della Conferenza delle Regioni e deliberate entro 30 giorni dalla data di presentazione dell’istanza.
Vantaggi
In caso di accoglimento della domanda, le aziende selezionate entreranno a far parte della “Rete del lavoro agricolo di qualità” e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità. L’obiettivo, dichiarato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, è di:
«Combattere il caporalato anche attraverso la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole. Con questo obiettivo nel 2014 abbiamo inserito in Campolibero la “Rete del lavoro agricolo di qualità”».
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Procedura online
Alla procedura online si accede attraverso il sito INPS, seguendo il percorso: “Servizi online -> Accedi ai servizi -> Per tipologia di utente ->Aziende, consulenti e professionisti -> Agricoltura: domanda di iscrizione alla rete del lavoro agricolo di qualità”. Per accedere al servizio è necessario autenticarsi mediante Codice Fiscale – PIN. Da precisare che, prima dell’accesso, le aziende agricole devono essere state autorizzate dalle Sedi INPS all’invio dei modelli DMAG.
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