Mercato e-commerce in crescita in Italia, nonostante la crisi economica, passando da +17% nel 2010 a +20% nel 2011 per un controvalore di 8 miliardi di euro. Da traino, la varietà di prodotti e il massiccio utilizzo di dispositivi mobili per la connessione al Web.
La fotografia del commercio elettronico in Italia è stata scattata dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano, basandosi sul valore delle vendite e analizzando i fatturati dei principali operatori italiani.
Crescono così le vendite di prodotti (+24%) e, seppure ad un ritmo inferiore, di servizi (+18%), mentre quasi un utente su tre dichiara di effettuare abitualmente acquisti online per un totale di 9,2 milioni di compratori del Web. La spesa annua per acquirente passa dai 960 euro del 2010 ai 1050 euro del 2011 (+9%). Ogni consumatore spende oggi circa 210 euro ed appare particolarmente significativo il boom dei siti che vendono coupon, Groupon in primis, seguito da Glamoo, Groupalia, LetsBonus, Jumpin, Poinx, Prezzo Felice e Amazon.
Il mercato italiano vale un sesto di quello inglese (oltre 51 miliardi di euro), un quarto di quello tedesco (34 miliardi) e meno della metà di quello francese (20 miliardi). Nonostante ciò, l’e-commerce italiano cresce a ritmi quasi doppi rispetto a Gran Bretagna (+10%), Francia (+12%), Germania (+10%) e USA (+11%).
Cresce l’Export del 32% passando così da 1 a 1,4 miliardi di euro, in modo particolare per quanto riguarda il settore della moda che da solo realizza oltre il 50% del transato oltre confine. Crescono bene tutti i comparti merceologici: Abbigliamento (+38%), Editoria, musica e audiovisivi (+35%); il comparto Informatica ed elettronica di consumo fa registrare un tasso di crescita del 22%, doppio rispetto al 2010.
Parte della crescita è dovuto al sempre maggiore utilizzo dei dispositivi mobili per navigare; tablet e smartphone diventano così sempre più importanti nella corsa agli acquisti, sia per chi compra ma anche per chi vuole trarre un vero business dalle vendite online.