La fiducia nel sistema pensionistico in Italia è fra le più basse d’Europa, soprattutto rispetto al periodo del proprio pensionamento: lo rileva il Global Retirement Index 2014 di Natixis Global Assett Management (NGAM), nella cui top ten internazionale mette sul podio Svizzera, Norvegia e Austria, seguite da Svezia, Australia, Danimarca, Germania, Finlandia, Nuova Zelanda e Lussemburgo.
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Fiducia: punti deboli in Italia
L’Italia è 23esima, dietro a Islanda, Belgio, Olanda, Francia, Repubblica Ceca, Slovenia e Repubblica Slovacca. Non propriamente una posizione brillante per un paese del G8: del resto, non giocano a favore dell’Italia casi come quello degli Esodati, né un sistema previdenziale in riforma perenne. Per non parlare di inefficienze burocratiche come il ritardato agganciamento sulla piattaforma INPS dei contributi pensionistici di molti lavoratori. Un problema più volte denunciato e tornato in auge per l’SOS lanciato da centinaia di insegnanti milanesi, a cui non risultano nel sistema i versamenti deegli anni ’70 e ’80. Un caso che non si esclude possa ulteriormente allargarsi.
Finanze
Se l’Italia ha un miglior posizionamento internazionale in materia di qualità della vita dei pensionati, l’indicatore peggiore (fuori dalla top 30) è relativo al sistema economico-finanziario durante il pensionamento: include una serie di fattori come il mercato degli investimenti, la sostenibilità del sistema pensionistico, l’inflazione, i tassi d’interesse, la pressione fiscale e il debito pubblico (voce inserita per la prima volta nelle misurazioni 2014). E’ il sottoindice che presenta le maggior differenze con quello principale: in prima posizione il Cile, e nella top ten anche Costa Rica, Bahrain, Singapore, Canada, Mauritius, Botswana.
Altri indicatori
Il settore in cui l’Italia si distingue è la qualità della vita dei pensionati (indice di soddisfazione, fattori ambientali e climatici), in cui è 15esima (sul podio Svizzera, Norvegia e Danimarca). Come diritto alla salute e sistema sanitario per gli anziani (aspettativa di vita, copertura dell’assicurazione sanitaria, posti letto, servizi) siamo 19esimi (sul podio Austria, Germania e Francia). Infine, per benessere materiale (reddito, indice di disoccupazione) l’Italia è molto in fondo alla classifica, collocandosi al 30esimo posto (sul podio Norvegia, Lussemburgo e Austria).