Si delinea il percorso verso la Legge di Stabilità, e prende quota l’ipotesi di una modulazione in due fasi, con una piccola manovra correttiva da 1,6 miliardi in arrivo prima della finanziaria 2014 vera e propria, che sarà invece pronta per metà ottobre (poi inizierà l’iter parlamentare, da concludere entro fine anno). Viene ipotizzata la convocazione di un Consiglio dei Ministri a metà della prossima settimana, probabilmente mercoledì 9 ottobre, che potrebbe approvare questo pacchetto di interventi economici, sull’onda di quanto era in realtà già stato previsto dal decreto di fine settembre (compreso il rinvio dell’aumento IVA che però non è mai arrivato sul tavolo causa crisi di Governo). L’aumento IVA al 22%, come ha ribadito il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, è ormai scattato definitivamente e non si torna indietro, però altri provvedimenti che erano inseriti in quel testo dovrebbero ora confluire in un nuovo decreto. La necessità è quella di reperire almeno 1,6 miliardi per mettere al riparo i conti pubblici rientrando nel 3% di rapporto deficit-PIL richiesto dagli accordi europei.
Le misure previste
Ci sarà innanzitutto una nuova fase di spending review, con risparmi intorno ai 415 milioni da tagli alle spese dei Ministeri (che però non dovrebbero riguardare Istruzione, Sanità e investimenti in vista di Expo 2015). Per quanto riguarda le dimissioni pubbliche sul patrimonio immobiliare si attendono dettagli, si stima che comunque la norma garantisca circa un miliardo. Il decreto dovrà anche finanziare nuove spese: la cassa integrazione in deroga fino alla fine dell’anno (circa 330 milioni), un intervento sulla social card per le famiglie bisognose (35 milioni), l’emergenza immigrazione: qui, dopo la tragedia di Lampedusa, non si esclude uno sforzo aggiuntivo, rispetto ai 200 milioni inizialmente previsti. Non dovrebbero invece esserci l’aumento degli acconti IRES e IRAP per le imprese e l’aumento delle accise sulla benzina: su tratta di due interventi previsti per finanziare il rinvio a gennaio dell’aumento IVA, e dunque non sono più necessari.
Legge di Stabilità
Questi i termini generali di una manovrina che, di fatto, precederà di qualche giorno la prima stesura, da parte del Governo, della Legge di Stabilità vera e propria. La quale, invece, prevederà una serie di misure di stimolo all’economia, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale, che si quantifica intorno ai 5 miliardi. Ci saranno anche la misura sul saldo IMU di dicembre sulla prima casa (qui non si escludono però rimodulazioni, inserendo fra coloro tenuti a pagare un maggior numero si abitazioni di prestigio), la Service Tax (nuova imposta comunale che sostituirà dal 2014 la TARES sui rifiuti, e il cui pagamento secondo alcune ipotesi delle scorse settimane potrebbe essere anticipata a dicembre 2013). In tutto, sarà una manovra da circa 10 miliardi di euro. Lunedì 7 ottobre parte il confronto del Governo con imprese e sindacati,che naturalmente si concentrerà soprattutto sulla riduzione del carico fiscale per lavoratori e attività produttive. => Leggi di più sulla Legge di Stabilità al via