La Commissione UE allenta per il 2014 i vincoli di bilancio per i paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo come l’Italia (leggi qui): sì a “deviazioni temporanee” dagli obiettivi di medio termine per consentire investimenti produttivi cofinanziati dalla UE (politica di coesione, reti transeuropee Ten e Connecting Europe).
Questo spiana la strada all’Italia per mettere a punto nuove riforme per la crescita, a partire da quelle a sostegno delle imprese e per il rilancio del mercato del lavoro.
Si stima un tesoretto da 7 – 8 miliardi di euro, che però non potrà essere utilizzato per misure fiscali (togliere l’IMU o finanziare il rinvio IVA) e forse neppure per il taglio del cuneo fiscale o le agevolazioni alle imprese che assumono.
Resta fermo l’impegno a tenere il rapporto deficit PIL al di sotto del 3%, ma che all’interno di questo paletto ci si può muovere con una notevole elasticità (per esempio, con un obiettivo di deficit nominale al 2,3% del pil nel 2014, c’è un margine intorno allo 0,5% che si può utilizzare liberamente) e che in virtù dell’effetto positivo che determinati investimenti possono avere sull’economia nel lungo termine viene consentita una “deviazione temporanea” dall’obiettivo del pareggio strutturale.
L’annuncio è stato fatto dal presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso, al Parlamento europeo di Strasburgo, specificando che i dettagli di questa nuova “flessibilità” di bilancio verranno spiegati in una lettera che il commissario per gli Affari Economici Olly Rehn invierà ai diversi stati membri.
Il governo italiano esprime «grande soddisfazione» per quello che viene definito «un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le Istituzioni europee». Di fatto, l’Italia incassa uno dei propri obiettivi: ottenere maggior flessibilità di bilancio sugli investimenti per sostenere la crescita.
Si vedrà con le riforme d’autunno e con la Legge di Stabilità 2014 a cosa serviranno le cifre che si sbloccano (leggi qui).
L’Italia vanta un altro tesoretto che l’Europa ha appena messo a nostra disposizione: 1,5 miliardi liberati per il programma Youth Guarantee e per le politiche sull’occupazione giovanile (leggi qui).