Vediamo in sintesi i provvedimenti adottati dalla Legge di Stabilità 2013 approvata in CdM e in arrivo in Parlamento entro il 15 ottobre.
Con una premessa: se l’obiettivo era rivitalizzare i consumi il Governo potrebbe avere cattive sorprese. In pratica ha deciso di di aumentare una tassa regressiva (IVA) e tenta di diminuirne una progressiva (IRPEF), con effetti sulla distribuzione del carico fiscale ancora tutti da valutare.
Analizziamo intanto le misure più significative:
- aumento IVA di un punto percentuale;
- detassazione sul salario di produttività;
- riordino incentivi fiscali per le imprese;
- misure su pensioni ed esodati;
- misure per compensare i crediti della PA;
- Tobix Tax sulle transazioni finanziarie;
- Spending Review parte II;
- riduzione IRPEF (>>vedi le aliquote 2013);
IVA e IRPEF
Sorpresa amara sopratutto per i consumatori e i professionisti: dal primo giugno 2013 l’imposta sul valore aggiunto salirà dal 21 al 22% e dal 10 all’11% previsto dalla clausola di salvaguardia del Salva Italia 2011. Lo slittamento operato dalla spending review dell’estate scorsa (leggi qui) ha consentito di dimezzare l’aumento di due punti stabilito, ma non di scongiurarlo come promesso dal Governo.
Di contro, viene ridotta l’IRPEF per i primi due scaglioni di reddito.
Di certo i consumi non saranno trainati da un rincaro generale di tutti i prodotti, compresi quelli di prima necessità.
Salario di produttività
L’ipotesi era nell’aria ma non c’erano certezze (leggi qui): in manovra finanziaria si conferma l’agevolazione fiscale per le voci in busta paga legate all’incremento di produttività. Prevista dal 2013 un’aliquota del 10% entro il tetto di 3mila euro lordi. La misura costa circa 1,5 miliardi per il biennio 2013-2014.
Riordino agevolazioni
Redditi oltre i 15mila euro: introdotta una franchigia di 250 euro per alcune detrazioni e deduzioni IRPEF. Per le sole detrazioni, viene fissato un tetto massimo di 3mila euro.
Erogazioni liberali: chi effettua donazioni al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato (quindi in sostanza aiuta lo stato a pagare i debito) usufruisce di uno sconto fiscale del 19% dell’imposta lorda.
Esodati e pensioni
Saranno assoggettare all’IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità (con l’esclusione di quelle sotto i 15mila euro).
Per il Fondo Esodati la Legge di Stabilità destina 100 milioni di euro (>>leggi i dettagli)
Crediti PA
Le fatture non saldate dalla pubblica amministrazione saranno compensate con le dismissioni. Nel frattempo Rete Imprese Italia ha sollecitato il Governo a prendere provvedimenti per recepire il prima possibile la Direttiva UE sui ritardi di pagamento, che riduce il tempo massimo a 30 giorni (per approfondire clicca qui).
Tobin Tax
La tassa sulle transazioni finanziarie (>>leggi come funziona) nota come Tobin Tax è uno dei tre canali – insieme a spending review 2 e interventi fiscali in ambito bancario e assicurativo – attraverso cui il Governo finanzia gli obiettivi di questa legge di Stabilità. Con ogni probabilità saranno esclusi gli investimenti in Titoli di Stato.
Spending Review II
Nuovi tagli per un risparmio a regime di 3,5 mld di euro intervenendo su una spesa pubblica aggredibile di 50 mld (acquisto farmaci, dispositivi medici, acquisti per investimenti). Gli interventi:
- blocco contratti statali fino al 2014 e nel biennio 2013-2014 non sarà pagata nemmeno l’indennità di vacanza contrattuale, che tornerà nel 2015.
- Stop affitto e acquisto di immobili e autovetture (anche al leasing) per amministrazioni pubbliche,
- Stretta su arredi e consulenze informatiche.
- Tagli sulla Sanità (acquisto di beni e servizi).
- Risparmio sull’illuminazione pubblica notturna (su segnalazione dei cittadini).
- Tagli alle Regioni a Statuto Speciale