Il testo del Maxiemendamento al Decreto Semplificazioni ha ottenuto la fiducia posta al Senato dal Governo, incassando nell’aula di Palazzo Madama 246 sì contro soli 33 no e 2 astenuti. Le principali novità riguardano la liberalizzazione TLC dell’ultimo miglio per le , il fondo per le calamità naturali (che potrebbe portare ad aumenti della benzina) e un un intervento sul precedente testo (approvato dal Governo lo scorso 9 febbraio) per scongiurare abusi edilizi e reati ambientali.
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Vediamo dunque le principali novità introdotte dall’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Ultimo miglio
Per quanto riguarda la regolamentazione dell’ultimo miglio della rete di telefonia fissa – uno dei passaggi più complessi, con modifiche sia alla Camera che al Senato (in entrambi i casi in sede di commissione, in aula anche a Montecitorio c’è stata la fiducia) – a gestire la liberalizzazione TLC sarà l’AgCom.
«Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione» individuerà le misure idonee ad «assicurare l’offerta disaggregata dei prezzi relativi all’accesso all’ingrosso alla rete fissa e ai servizi accessori»: la separazione delle due voci di costo (affitto della linea e servizi di attivazione e manutenzione) consentirà agli operatori di «acquisire i servizi anche da imprese terze operanti in regime di concorrenza sotto la vigilanza e secondo le modalità indicate dall’Autorità medesima, assicurando comunque il mantenimento della sicurezza della rete».
In parole semplici, la manutenzione dell’ultimo miglio è liberalizzata ma viene confermato il ruolo di indirizzo dell’AgCom, che in 120 giorni individuerà appunto le misure previste.
Calamità naturali
Questo è un provvedimento che non piacerà molto agli automobilisti, visto che di fatto potrebbe comportare un aumento del costo finale della benzina: il Governo ha reintrodotto di fatto una misura che era stata cancellata alla Camera, prevedendo che, nel caso in cui le Regioni attingano al fondo statale per le calamità naturali, debbano compartecipare al finanziamento.
Come? Aumentando le tasse sulla benzina, appunto.
Abusi edilizi
L’emendamento all’articolo 44 comma 2 del Decreto Semplificazioni sulla procedura per ottenere le autorizzazioni edilizie in aree di interesse paesaggistico – e che integrerà l’articolo 181 del D.lgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) – mira a limitare eventuali abusi edilizi causati dell’abolizione del reato penale per delitti ambientali, che con il nuovo decreto è sostituito da una semplice ammenda.
Con il Maxiemendamento salta la depenalizzazione.
L’articolo 44 del nuovo decreto Semplificazioni sembrava infatti una sorta di , mantenendo le sanzioni amministrative ma abolendo il reato penale nei casi di “lavori che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi o aumento di quelli legittimamente realizzati; per l’impiego di materiali in difformità dall’autorizzazione paesaggistica; per i lavori configurabili come interventi di manutenzione ordinario o straordinaria”.
Iter di conversione in legge
Il testo di conversione in legge del Decreto – modificato ora dal Senato con Maxiemendamento – torna ora in terza lettura alla Camera con iter parlamentare che deve terminare necessariamente entro il 9 aprile.
Il provvedimento introduce una lunga serie di semplificazioni procedurali, normative e burocratiche che toccano da vicino le PMI (Durc, controlli aziendali, appalti …) e spinge sull’Agenda Digitale per il loro sviluppo competitivo.