Pmi: come superare la crisi investendo nei mercati ICT emergenti

di Noemi Ricci

Pubblicato 10 Gennaio 2012
Aggiornato 20 Gennaio 2023 16:53

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La strada per le Pmi del settore ICT, per contrastare la crisi, economica potrebbe essere quella di investire nei mercati emergenti, con l’obiettivo di colmare i gap IT e TLC esistenti.

La crisi economica non risparmierà le Pmi neanche nel 2012, per crescere sarà quindi importante trovare nuove strade sulle quali puntare e, per il nuovo anno, la strategia delle imprese ICT (IT e TLC) potrebbe essere quello di investire nei mercati emergenti.

Paesi come l’America del Sud, dove colmare i gap tecnologici risulta una priorità, potrebbero rappresentare la nuova sfida delle aziende che operano nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), nonché la ricetta contro la crisi economica.

I dati 2011

L’ultimo rapporto Assinform dipinge una situazione nient’affatto rosea: il mercato dell’ICT ha fatto registrare nella prima metà del 2011 un calo del -2,4%. Più in particolare l’IT è sceso del -1,7% e quindi risulta essere in uno stato di salute migliore rispetto al -2,5% nel 2010. Va peggio invece per il settore TLC, per il quale si registra una perdita del -4% rispetto al 2010, attestandosi al -2,7%.

Mercati emergenti

Sicuramente migliori le situazioni segnalate dal CEPAL (Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi) per l’economia dei Paesi emergenti come America meridionale e centrale, in crescita del +4,4% per il 2011. Risultato ben migliore del +1,6% segnalato dalla BCE per i Paesi dell’Eurozona, che dimostrano di reggere decisamente meno bene alla crisi economica globale.

Da segnalare in particolar modo il guadagno annuale medio registrato in borsa dalla Repubblica Colombiana: 38% per l’indice MSCI, contro il -42,8% della Grecia, il -19,2% della Spagna; il  -11,9% della Italia; il -10,5% del Portogallo; il -4,8% dell’Irlanda. In Colombia bene anche la crescita del Pil: +4,3%, male invece gli investimenti in materia di sviluppo, sia delle infrastrutture che delle tecnologiche.

Un caso esemplare, in questo senso, lo fornisce ADS (Assembly Data System), Pmi attiva nel settore degli Impianti Tecnologici, delle Telecomunicazioni e dell’Energia, che ha scelto di rivolgersi al mercato colombiano – creando anche nuovi posti di lavoro – per sfruttarne le potenzialità.

“L’America del Sud è l’area che sembra resistere meglio agli attacchi della turbolenza economica in corso – ha spiegato Pietro Biscu, direttore commerciale di Assembly Data System.  Con una situazione generale d’inflazione moderata, una riduzione del tasso di disoccupazione e di povertà ed una buona stabilità macroeconomica, poi, la Colombia, tra i mercati emergenti, è quello più ricco di prospettive e soprattutto ancora da esplorare”.

Ricetta anti-crisi per Pmi ICT

E proprio andare a colmare il gap esistente tra l’informazione e le tecnologie di comunicazione nei Paesi emergenti può rappresentare la nuova sfida per le aziende italiane dell’ICT, forti delle competenze acquisite sul territorio nazionale. Basti pensare che nel 2011 per il solo mercato colombiano l’ICE ha registrato un introito di 7,3 miliardi di dollari in investimenti esteri, pari al +63% rispetto allo stesso periodo del 2010.