Tra le misure a sostegno dell’Edilizia che il governo intende inserire nel decreto Sblocca Italia c’è anche l’agevolazione fiscale sull’acquisto dal costruttore di immobili a destinazione abitativa da concedere in locazione a canone concordato. In vista ci sarebbe uno sconto d’imposta del 20% su questa tipologia di spesa, se effettuata direttamente presso l’impresa costruttrice a più di 5 anni dalla realizzazione della casa (massimale di 300mila euro ed agevolazione spalmata su 8 anni, quindi per operazioni superiori a 300mila euro vale 7.500 euro ogni anno).
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La misura ha l’obiettivo di favorire la cessione dell’invenduto da parte dei costruttori, eliminando l’attuale svantaggio fiscale di queste operazioni rispetto alle compravendite fra privati. Ad oggi, infatti, l’acquisto di un immobile dal costruttore, dopo 5 anni dall’ultimazione lavori, prevede una base imponibile calcolata sul prezzo, mentre tra privati si può scegliere di prendere a riferimento il valore catastale (in genere più basso).
Esempio
Acquisto di immobile da 400mila euro, con valore catastale di 150mila euro, direttamente con il costruttore trascorsi oltre 5 anni dall’ultimazione lavori: imposta di registro del 9% calcolato su 400mila euro (per la prima casa l’aliquota sarebbe al 2%, ma trattandosi di immobili da concedere in locazione non è questo il caso). Chi compra pagherà quindi una tassa di 36mila euro. Acquistando da un privato si scenderebbe a 13.500 (il 9% del valore catastale). La potenziale nuova agevolazione del 20%, nell’esempio esaminato, comporterebbe uno sconto teorico fino a 60mila euro (il 20% di 300mila, il massimale previsto), azzerando completamente l’imposta (che resta invece nel caso di acquisto da un privato).
Attenzione: ricordiamo che l’acquisto di prima case nuove direttamente dal costruttore gode già di tassazione agevolata. Se sono passati meno di 5 anni dalla realizzazione dell’immobile, si paga un’imposta fissa di 200 euro e si applica l’IVA al 10%.
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Si tratta, evidentemente, di una misura di rilancio del settore Edilizia che da un lato vuole stimolare le operazioni di compravendita dal costruttore (che potrebbero smaltire l’invenduto) e dall’altro il mercato degli affitti a canone concordato. Infatti, la detrazione si applica solo nel caso in cui l’acquirente conceda l’immobile in affitto con un contratto a canone concordato.
Altre agevolazioni
Non è l’unica agevolazione prevista per il settore dell’edilizia nel decreto Sblocca Italia: in arrivo ci sono anche le cosiddette misure sblocca e finanzia cantieri, per accelerare le grandi opere, le nuove risorse per il piano 6mila campanili (circa 1,2 miliardi), semplificazioni per permessi di costruire e SCIA, bonus fiscali per l’efficienza energetica, per tutti i Comuni regolamento edilizio standard , agevolazioni per la riqualificazione di aree dismesse, stimolo per la banda larga e ultralarga, misure sul project financing. L’appuntamento è fissato per il consiglio dei ministri del 29 agosto.