Varato il Documento di Economia e Finanze 2016 (DEF), con allegato il Piano Nazionale delle Riforme (PNR), contenente le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo in base alle quali si evidenzia una crescita del PIL all’1,2% nel 2016, quindi ridimensionata rispetto al 1,6% precedentemente previsto.
=> DEF – Documento di Economia e Finanza
Ma il premier Matteo Renzi rassicura: non ci sarà alcuna manovra correttiva. Secondo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, l’economia italiana è in crescita e questo anche per l’effetto delle misure del Governo, accompagnata dal miglioramento continuo delle finanze pubbliche sia in termini di deficit che di debito.
PIL
Secondo le previsioni del DEF 2016 appena varato, l’aumento del PIL sarà:
- dell’1,2% nel 2016;
- dell’1,4% nel 2017;
- dell’1,5% nel 2018.
=> Pacchetto Crescita, vale +0,2% di PIL nel DEF
Deficit/PIL
Il rapporto deficit/PIL:
- del 2015 è confermato al 2,6%;
- si attesterà al 2,3% nel 2016;
- all’1,8% nel 2017;
- 0,9% nel 2018.
La previsione dell’1,8 per il 2017, contro l’1,1% previsto precedentemente, implica una richiesta di flessibilità di 0,7 punti di PIL, pari a 11 miliardi di euro, che secondo Padoan è assolutamente compatibile con il quadro europeo:
«L’argomento che l’Italia chieda troppo è semplicemente sbagliato, l’Italia ha più flessibilità perché è più in regola di altri per le riforme messe in campo e per gli investimenti. I Paesi nel braccio correttivo come la Francia non possono usare flessibilità perché le loro finanze non sono in regola come le nostra. L’Italia è in regola e non ingorda».
Debito/PIL
Il rapporto debito/PIL:
- nel 2015 si è sostanzialmente stabilizzato ed è stato pari al 132,8%;
- scenderà al 132,4% nel 2016;
- arriverà al 130,9% nel 2017;
- al 128% nel 2018;
- al 123,8% nel 2019.
Pressione fiscale
- scenderà del –0,7% nel 2016, attestandosi al 42,8% del PIL.
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