Un’interessante ricerca sul mondo delle “Flotte Aziendali 2016”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali, evidenzia gli ultimi trend delle imprese in tema di flotte aziendali. Ad essere analizzate, su una flotta campione di oltre 31.000 veicoli aziendali appartenenti a parchi auto di grandi dimensioni, sono state tematiche strategiche per il mondo delle flotte aziendali quali le modalità di gestione della flotta, le alimentazione più diffuse, le emissioni, gli strumenti telematici, le previsioni di mercato e le criticità nella gestione del parco auto.
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Carburanti ed emissioni
Tra i carburanti la scelta principale ricade sul diesel (81,6%), ma cresce l’incidenza delle motorizzazioni alternative e si riducono le emissioni di CO2 (sotto soglia 120 g/km, dato in continua flessione) dei parchi auto aziendali italiani. Tra le motorizzazioni alternative troviamo un 9% di vetture ibride, un 4,4% di vetture elettriche ed un esiguo numero di vetture GPL e metano (entrambe 1,3%).
Tecnologia ed optional
Crescite importanti si registrano anche per il ricorso alla tecnologia e alla telematica:
- il 50% delle vetture è dotata di black box;
- navigatore (di cui è dotato l’80% dei veicoli aziendali), bluetooth (65%) e sensori di parcheggi (55%) sono gli optional più richiesti da chi guida vetture aziendali;
- non mancano poi i sistemi di sicurezza quali il cruise control (40%), i sistema di frenata d’emergenza city (20%), quelli di mantenimento corsia (10%) e quelli di riconoscimento dei cartelli stradali (5%).
- oltre la metà delle imprese utilizza sistemi elettronici di monitoraggio del parco auto e dispositivi hi-tech per proteggere la propria flotta dalla piaga dei furti: il 61% delle flotte ha a bordo sistemi satellitari, mentre il 6% adotta antifurti con tecnologia in radio-frequenza, il restante 33% si affida a sistemi meccanici/elettronici (volumetrici).
Gestione flotte
Interessante notare che l’86% delle grandi flotte viene gestito attraverso la formula del noleggio a lungo termine (9 veicoli su 10).C’è poi un 7% che è composto da veicoli di proprietà dell’azienda, un 3% in leasing ed un 4% gestito in fleet management. Una quota residuale riguarda vetture prese in noleggio a breve termine per esigenze temporanee (pre-assegnazione). Si registra inoltre un continuo turnover dei veicoli aziendali: quelli a noleggio vengono sostituiti mediamente ogni 48 mesi.
Strategie per il futuro
Per il futuro, in tema di flotte aziendali:
- il 68% dichiara che nei prossimi 12 mesi il numero dei veicoli in flotta resterà stabile;
- il 21% si attende che questo aumenterà;
- l’11% teme ulteriori contrazioni;
- per l’81% delle aziende i chilometri percorsi resteranno stabili;
- il 19% crede che torneranno a crescere.
Tra le priorità viene evidenziato il tema della sicurezza su strada (indicato dal’84% degli intervistati), mentre il 53% punta a vedere aumentare la soddisfazione dei dipendenti. Restano in cima alle priorità la riduzione complessiva dei costi della flotta (47%) e, in particolare, di quelli relativi ai consumi di carburante (42%). In calo il numero di fleet manager che indica come priorità alcuni dei must degli ultimi anni:
- il downgrading dei veicoli in flotta (16%);
- l’accordo con i noleggiatori per una proroga dei contratti (11%).
Tra le problematiche principali, da risolvere, in cima alla lista troviamo i “costi di gestione imprevisti” (indice di criticità 3,8), segnalati da quasi la metà delle aziende come problematica principale, seguito dal “momento della riconsegna della vettura a fine noleggio” (indice: 3,5), dalla “scarsa flessibilità nell’offerta di servizi” (3,2) e dai “tempi di consegna del veicolo” (3,1).
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Infine il 55% delle aziende intervistate attribuisce un valore elevato alla possibilità di disporre di una “carta carburante universale”, utilizzabile in tutte le stazioni di servizio e non solo in quelle appartenenti al brand convenzionato.